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Una notizia che scuote il panorama tecnologico e solleva interrogativi profondi sul delicato equilibrio tra progresso e impatto umano. Il produttore di computer HP ha annunciato un'accelerazione nei tagli al personale: tra le 4.000 e le 6.000 posizioni saranno eliminate entro la fine del 2028, circa il 10% della forza lavoro globale. Questa manovra si inserisce in un piano ambizioso incentrato sull'adozione dell'Intelligenza Artificiale (AI), con l'obiettivo di aumentare la produttività e raggiungere un risparmio di un miliardo di dollari nell'arco di tre anni.( come faranno i cinesi che sono la manodopera del mondo?)
Non si tratta solo di manovre finanziarie; è una trasformazione che investe direttamente i volti e le storie di migliaia di persone nei settori chiave come lo sviluppo prodotti, l'amministrazione e il servizio clienti.
È innegabile che l'AI sia la chiave di volta per l'efficienza futura. Tuttavia, non possiamo ignorare la paura che attraversa l'animo di chi si vede sostituito da un algoritmo. Il progresso tecnologico è una marcia inesorabile, ma deve essere accompagnato da una profonda etica della responsabilità sociale.
Immagino l'atmosfera negli uffici in questi giorni: un ambiente che prima era vibrante di innovazione, ora è pervaso da una tensione quasi palpabile, riflettendo l'incertezza sul futuro negli occhi di chi lavora lì.
A complicare il quadro, il CEO Enrique Lores ha parlato anche di possibili pressioni sui margini dovute all'aumento dei prezzi dei chip di memoria, un effetto che si farà sentire a partire dalla seconda metà del 2026. L’azienda sta reagendo cercando fornitori più economici e pianificando aumenti di prezzo per i consumatori.
C'è una sottile, quasi ironica, relazione: per risparmiare, si tagliano i posti di lavoro. Per sostenere i margini, si aumentano i prezzi per i clienti. In mezzo, l'essere umano si trova ad affrontare un doppio fronte di stress, come dipendente e come consumatore. A vantaggio delle macchine!
La vera sfida, per aziende di questo calibro, non è solo implementare l'AI, ma integrare l'empatia nella loro strategia. Dietro ogni cifra ci sono storie di vita, e in questo processo di transizione è fondamentale che le aziende garantiscano un accompagnamento umano e dignitoso verso nuove opportunità. Solo così il progresso tecnologico potrà davvero dirsi un vantaggio per l'intera società.

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