lunedì 29 dicembre 2025

Già, mondo di perbenisti e leccaculo, ricordiamola per tutto. Omaggio a BB




 

 Anche Brigitte Bardot dice la sua sul movimento #MeToo e sullo scandalo molestie, che da un paio di mesi a questa parte ha travolto molti divi Hollywood (da Weinstein in poi) e tanti altri uomini di potere. Secondo la celebre attrice francese, oggi 83 anni, bisogna distinguere tra le denunce delle «donne in generale» e quelle delle «attrici». La maggior parte delle accuse di queste ultime, ha dichiarato a Paris Match, «sono ipocrite e ridicole». Questo il suo giudizio, senza giri di parole: **«Ci sono molte attrici che fanno le civette con i produttori per ottenere un ruolo. E poi vengono a raccontare che sono state molestate». 

Quarant’anni per conquistare il mondo, cinquanta per rifiutarlo. Così potrebbe essere ironicamente sintetizzata la vita di Brigitte Bardot, che ha trascorso quasi metà della propria vita inseguendo la libertà nella propria fama, riservando gli ultimi cinque decenni a dichiarazioni al limite, controversie e guai legali. Anche in questi ultimi anni Brigitte Bardot è stata amatissima, ma è curioso osservare come il percorso artistico che l’ha resa un’icona sembra fare a cazzotti con la rigidità del suo pensiero odierno. La diva che a soli quarant’anni ha voltato le spalle allo star system non ha smesso un solo giorno di far parlare di sé, confermando come minimo comune denominatore della propria esistenza lo scandalo.( in pratica all'apice della notorietà e della fama se ne distaccò completamente, totalmente disgustata da un mondo che dell'arte ne faceva solo uso in termini materiali)

Fu la bellezza ad aprirle la strada, un colpo di fortuna a fargliela percorrere a una velocità spropositata. Solo adolescente finì sulla copertina di Elle grazie all’amicizia tra sua madre e la direttrice della rivista. Notandola, il regista Marc Allégret la presentò a Roger Vadim. Quest’ultimo se ne invaghì al punto da volerla sposare all’istante. Brigitte aveva solo sedici anni, i suoi genitori si opposero, ma appena maggiorenne convogliò a nozze col cineasta. Correva l’anno 1952, lo stesso in cui fu lanciata nel cinema: prima con l’esordio in una parte secondaria in Le Trou normand di Jean Boyer, successivamente col ruolo da protagonista in Manina ragazza senza veli di Willy Rozier. ( chissà quanti adesso griderebbero allo scandalo per una ragazzina che vorrebbe sposarsi a 16, ma signori, l'anticonformismo è proprio questo!!!)

Dopo una giovinezza passata a trasgredire, l’età adulta lasciò infatti spazio a una diversa consapevolezza di sé, in una visione del mondo sempre sul margine della controversia o della provocazione. Grande attivista per i diritti degli animali, fu condannata a pagare una multa per delle dichiarazioni contro gli abitanti dell’Isola di Réunion, accusati di barbarie nei confronti degli animali. Dichiaratamente di destra, appoggiò il fronte nazionale di Marine Le Pen senza farsi mancare dichiarazioni al limite della xenofobia. Sul finire della pandemia di COVID19, flirtò infine con certe tesi complottiste, sostenendo che il virus era uno strumento per il controllo demografico di un mondo sovrappopolato.( quindi perbenisti del cazzo??? Vogliamo mettere tutto nel conto degli articoli e delle celebrazioni postume???)

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