La salute in Italia è un diritto fondamentale? L'articolo 32 della Costituzione recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività". E noi, in quanto collettività, ci crediamo. Ma la realtà, ahimè, racconta un'altra storia, condita da una buona dose di tragicomica burocrazia.
La mia compagna soffre da mesi di un dolore all'anca. A fine luglio, un fisioterapista privato ha subito indicato la probabile diagnosi: Trocanterite, suggerendo RX e visita fisiatrica.
L'Odissea Sanitaria (e i Due Mesi Volati)
Agosto/Settembre 2025: Per la ricetta, bisogna passare dal medico di base. Problema: il medico è in ferie, non può essere sostituito per una visita, e l'agenda è piena. Appuntamento fissato per il 6 ottobre 2025. (Due mesi persi solo per l'ingresso nel sistema).
6 Ottobre 2025: Il medico conferma l'ipotesi del fisioterapista privato (Trocanterite), prescrive l'RX, la visita fisiatrica e dei cerotti palliativi alla Lidocaina.
7 Ottobre 2025: Tentiamo la prenotazione tramite Fascicolo Sanitario. E qui, signori, casca l'asino e si sfiora l'assurdo:
RX anca: 5 Giugno 2026 (8 mesi e mezzo di attesa).
Visita fisiatrica: 6 Giugno 2026 (9 mesi di attesa).
Domande Retoriche e Amare Considerazioni
Nove mesi per una visita specialistica e una radiografia, mentre il dolore peggiora. Siamo di fronte a un'attesa degna di una gravidanza, ma per una diagnosi!
Nel frattempo, che si fa? Si balla sul dolore sperando in un miracolo?
E QUINDI, e quindi si cede, in mano agli STROZZINI DELLA SALUTE, a cui arrivi per un percorso che è stato indicizzato, prima dai MEDICI DI BASE, che non prescrivono liste d'attesa prioritarie (classe B - Breve, o D - Differibile) nemmeno sotto tortura, e poi ovviamente la Sanità Pubblica che ci sguazza nell'attesa per una prestazione "programmata" (P).
L'Egemonia del Privato: Il Prezzo della Rapidità
Il fulcro della sua critica è proprio l'eccessiva dipendenza dal privato, un aspetto ampiamente dibattuto e riconosciuto come caratteristico della sanità lombarda:
Il Fabbisogno Diagnostico a Pagamento: L'esperienza della sua compagna è il manuale illustrato di questa dinamica: il fisioterapista privato dà la diagnosi subito (luglio), il SSN la conferma dopo due mesi (ottobre), ma la prestazione diagnostica vera e propria (RX) la fissa a quasi nove mesi di distanza. Chi ha un dolore, può onestamente permettersi di aspettare un anno? La risposta è no. Di conseguenza, il cittadino viene naturalmente spinto verso la clinica privata (accreditata o meno), l'unica in grado di onorare il principio di tempestività della cura.
Numeri Rivelatori: In Lombardia, gli erogatori privati realizzano circa il 42-43% delle prestazioni ambulatoriali e degli esami del sistema. Quando quasi metà delle prestazioni viaggia su binari privati (seppur accreditati), non è forse lecito chiedersi se il baricentro del sistema si sia pericolosamente spostato dal pubblico al privato?
Conflitto d'Interessi e Sussidiarietà: Le critiche al modello spesso evidenziano un'eccessiva "ibridazione" tra pubblico e privato, dove si parla di equivalenza e sussidiarietà, ma che, all'atto pratico, sembra tradursi in un depotenziamento del pubblico e nella concessione di una posizione dominante ai grandi gruppi privati, con un sospetto, lecito, di conflitti d'interesse.
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