Quando l'azione disinteressata non è più incorniciata da un cartello gridato o un selfie illuminato, quando la solidarietà perde il suo valore di spettacolo, cosa rimane? La superficialità e l'esibizionismo—i grandi nemici della discrezione—si ritroveranno orfani di palcoscenico. FORTUNATAMENTE, così potranno dare sfogo a tutta la loro volontà di aiutare il Prossimo, il loro principale scopo
Ci si chiede, con un pizzico di ironica malizia, se l'entusiasmo per l'aiuto umanitario sia direttamente proporzionale alla visibilità mediatica che ne deriva. È più difficile rinunciare al clamore della protesta o all'atto pratico del bene silenzioso? E in quale di queste due sfumature risiede la vera essenza dell'animo umano?
Finalmente, sembra che la piazza possa trasformarsi in un vero laboratorio di Pace Attiva, con una "unica bandiera" sventolante per l'accordo raggiunto. Magari scopriremo che l'altruismo senza interessi politici è come l'aria: indispensabile ma invisibile.
Speriamo solo che l'interesse per la solidarietà, ora che non crea "alcun insurrezione," non svanisca come un fuoco d'artificio dopo la festa. Perché, in fondo, l'obiettivo non era solo fare rumore per farsi notare, ma far arrivare il bene, giusto? O il vero desiderio, era forse, solo, fare notizia per il proprio bene?

1 commento:
bisognerebbe contattare tutti gli esponenti di sinistra chi maggiormente in questi ultimi giorni si è speso per inviare gli aiuti umanitari, andandosi a scontrare in situazioni di estremo pericolo solo per fare del bene e portare aiuti, e sollecitare in modo insistente, ora che è possibile l'invio di MIRIADI DI FLOTILLE, e così finalmente dare un calcione alla tanto vociferata IPOCRISIA di PARTITO
Posta un commento