venerdì 12 settembre 2025

" Era così un bravo ragazzo ... poi smise"




“ERA COSI' UN BRAVO RAGAZZO” non è la storia di un bravo ragazzo, ma del ragazzo che la società e la famiglia hanno costretto a diventare. È un viaggio oscuro e avvincente nel cuore di un uomo spezzato e della donna che ha intrappolato con sé.

È un copione che si ripete all'infinito, eppure la gente rimane sempre sbalordita. Non è assurdo? La narrazione del "bravo ragazzo" che all'improvviso rivela una natura oscura è la favola che tutti amano raccontarsi. Ma, in fondo, che cosa c'è di sorprendente? Le persone che si indignano, che si dicono "sconvolte" e si chiedono "come ha potuto?", sono spesso le stesse che non si sono mai degnate di guardare davvero chi era Giuseppe. La società, e in questo caso la sua famiglia e i suoi conoscenti, lo hanno plasmato, schiacciato, e poi si sono allontanati, disinteressandosi della sua vera essenza. Non hanno visto le cicatrici emotive, le insicurezze profonde, l'assenza di affetto che lo hanno spinto a cercare un senso di potere e di esistenza nel modo più distorto lo trovi qui

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