Già l'ho detto in innumerevoli altri miei blog, le qualità e le capacità le abbiamo tutte per essere uno dei migliori paesi al mondo, non a caso siamo un popolo di creatori e di inventori.
Ieri riportavo la notizia per cui anche un colosso come Apple ferito da attacchi mirati si sia ricolto ad un'azienda italiana di security per trovare i colpevoli
Oggi un'altra notizia che materializza le nostre doti, secondo cui attraverso una classifica stilata da Bloomberg saremmo i terzi al mondo come efficienza a livello sanitario solo dopo Singapore e Hong Kong. Niente male, soprattutto se si vanno a confrontare le posizioni di altri Stati, come gli Usa (44 esima posizione), Francia (ottava) e Regno Unito (decima), senza considerare la Russia, che chiude la lista con la sua 55 esima posizione.
I parametri utilizzati da Bloomberg per stilare questa classifica sono demografici, territoriali e sociali. Si parte innanzitutto dal numero di abitanti - almeno 5 milioni - il Pil pro capite - sopra i 5 mila dollari - e aspettativa di vita sopra i 70 anni. A questi si aggiungono: il costo del sistema sanitario in percentuale sul Pil, il costo del sistema sanitario pro-capite, la variazione dell’aspettativa di vita rispetto al 2013, la variazione del costo della Sanità pro capite, l'inflazione e la variazione del Pil pro-capite.
Partendo da questi dati, si scopre che l’Italia ha un’aspettativa di vita di 82,9 anni, spende il 9 per cento del Pil in sanità, pari a 3.032 dollari pro-capite. Rispetto al 2013 l’aspettativa di vita è migliorata di 0,3 anni, mentre la spesa per la sanità pro-capite è diminuita di 306,64 dollari, cioè meno 9,2 per cento in percentuale sul Pil, che a sua volta è diminuito dell’8,6 per cento pro-capite, con un’inflazione del 3 per cento. Fattori che fanno assegnare al nostro paese un punteggio di 76,3, poco meno di Hong Kong e Singapore e più del doppio degli Stati Uniti, con 34,3.
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