martedì 17 dicembre 2013

Sky e le società di recupero credito con cui truffa gli ex abbonati




In pratica si è venuto a scoprire che Sky, dal momento in cui non ottiene, con i soliti sistemi intimidatori, il recupero delle penali sulla restituzione dei decoder e sull'anticipata chiusura dell'abbonamento, cede la pratica, dietro compenso, ad alcune società, tra cui una di Roma.

Ecco ciò che è emerso da una ricerca in Web...

"La penale non deve essere pagata! Leggete le relative istruzioni sui
siti di Aduc e Adiconsum.
A dimostrarlo sono anche le recenti decisioni di alcuni Giudici di Pace
che hanno
condannato SKY:
1. condanna di Sky da parte del Giudice di pace di Bologna reperibile
al link
http://www.adiconsum.it/Sala%20Stampa/ComunicatiStampa/2006(16.06)SKY...
2. Condanna di Sky da parte del Giudice di Imperia reperibile al link: http://www.interlex.it/sistema/sky12.htm
Inoltre sul sito Adiconsum è stata recentemente pubblicata
un'ulteriore denuncia, reperibile al link:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=152449 ,
dove l'autore denuncia anche la violazione della legge
sulla privacy da parte di Sky. Molti dimenticano, infatti, che una
volta terminato
il contratto i dati personali non possono più essere conservati.
In questa denuncia, inoltre, viene richiesto anche un risarcimento
danni (già riconosciuto dai Giudici di Pace di Bologna e Imperia a
coloro che hanno denunciato Sky)."




Per quanto riguarda le penali e le richieste di pagamento da parte delle società di recupero crediti GESTIT e INTRUM JUSTITIAESAFACTORING possiamo dire ancora una volta, a chiare lettere, di essere oggetto di autentica TRUFFA da parte di SKY.
Un esempio di lettera:

Lettera 

4 ottobre 2013 0:00
 

Salve, mia madre ha ricevuto una telefonata dalla Esafactoring chiedendole di pagare circa 500 euro per la mancata restituzione dei decoder, non ha mai letto il contratto per intero e dopo la disdetta (novembre 2010) non ci hanno più contattato per restituirli, quindi abbiamo lasciato così.
Alla telefonata mia madre ha risposto che non ci hanno mai contattato per la restituzione e la signorina ha detto che ormai i decoder essendo di vecchio modello non li vogliono più e che bisogna pagare. Ho telefonato a Sky chiedendo spiegazioni e anche la centralinista di Sky ha detto che bisognava restituire il tutto entro 30 giorni ma se avevo ancora tutto (decoder e smart card) di portarli al centro Sky più vicino e così ho fatto, ho restituito i decoder a Sky e mi hanno rilasciato la ricevuta, ora devo pagare nonostante li abbia restituiti?
Claudia, da Cagliari (CA)
Risposta Adiconsum:
ignori le telefonate di Esafactoring, potrebbe essere una truffa. Tanto più adesso che si è messo in regola con Sky
 
A molti di noi non sono assolutamente giunte comunicazioni sulla restituzione dei decoder.Altri le hanno ignorate. Il punto fondamentale è che nessuna comunicazione ci è mai stata notificata legalmente.Cioè non può essere provata. Ora, alcune discutibili società di recupero crediti, si sono fatte carico di lanciare l'ennesima offensiva nei nostri confronti. PERTANTO, LANCIAMO UN NUOVO MONITO A TUTTI.
NON PAGATE LE PENALI PER NESSUN MOTIVO. INVIAMO NUOVAMENTE LETTERE DI DIFFIDA A SKY E ALLE SOCIETA' DI RECUPERO CREDITI.Intimiamo azioni legali immediate e durissime,contro questi ladri che tentano di spaventarci con azioni intimidatorie di bassa leva e di scarsissima furbizia.Perdonateci il termine,ma ora siamo veramente INCAZZATI!!!
Inviamo nuovamente le copie delle diffide agli organi di stampa,alle iene,a striscia la notizia,all'ADUC e alle associazioni dei consumatori.Tramite l'ADUC vorremmo intraprendere una class action, volta a chiedere anche i danni a SKY Italia e alle società di recupero crediti.E' VERAMENTE ORA DI FINIRLA CON QUESTO TEATRINO DELLE OMBRE!BASTA!LE PENALI SONO ILLEGITTIME ED ESTORSIVE!Sono state anche riscontrate violazioni nel trattamento dei dati personali degli abbonati (inviare esposti al garante della privacy!) da parte di SKY e da parte delle società di recupero crediti





lunedì 16 dicembre 2013

Moncler , possibile ci siano sempre dietro loro?

Nel 1992 Moncler diventa un brand italiano, grazie ai veneti di Pepper Industries, ( veneti dell'abbigliamento? )   che poi lo cedono alla società Finpart (società che acquista aziende e poi le rivende- poi fallita )[5]
Nel 2003 il brand viene acquisito dall'imprenditore Remo Ruffini (attuale presidente e direttore creativo dell'azienda), - MA CHI E' REMO RUFFINI:
Ma chi è Remo Ruffini? E perché ha acquistato Moncler?

Ragazzo dalle mille risorse, tranne quella per lo studio, riesce a diplomarsi a mala pena come ragioniere. Lo studio non rientrava nelle sue priorità, nonostante i genitori avessero sfruttato tutte le loro risorse per farlo laureare.
Dopo aver racimolato esperienza, nel 1984 decide di ritornare alla sua amata città, Como, per aprire un’azienda completamente  sua… in uno scantinato di via Dante!
Nasce la New England, che produce camicie da uomo elitarie, per l’uomo dal gusto raffinato, di stampo kennediano.
Poco successo in Italia ma oltre oceano, negli Stati Uniti, gli uomini d’affari apprezzano la sua produzione ed agli inizi degli anni Novanta arriva a produrre anche più di 400mila pezzi in un anno.

La sua azienda cresce ed a fine secolo vende la New England alla Stefanel,( I Benetton vi ricordano qualcosa? ) mentre si butta alla ricerca di un marchio già esistente, con una storia consistente alle spalle.

In questo preciso momento la Moncler entra nel suo raggio d’azione imprenditoriale.

Sorta a Monaster de Clermont nel 1952, come linea di abbigliamento per chi va in montagna, nel corso degli anni la Moncler ha saputo trasportare il prodotto dalla montagna alla strada, fino al 2000.

L’inizio millennio è l’anno in cui Ruffini diviene la nuova speranza per l’azienda francese, che, intanto, attraversava un periodo poco felice.

Con la sua creatività, Ruffini conquista le boutique di tutto il mondo donando al Moncler una linea più sinuosa, eliminando la classica forma voluminosa ed ingombrante; e col dargli una linea più attillata, restituisce il Moncler alle donne.

Ed infatti oggi sono tante le donne famose che indossano i piumini francesi come Madonna, Afef, Elle MacPherson, Carolina Di Monaco, solo per citarne alcune.

Nel 2008 il gruppo Carlyle  ( quello di De Benedetti ) rileva una quota aziendale pari al 48%, mentre a Ruffini rimane il 38%.
Nel 2011 primo azionista dei piumini diventa il fondo francese Eurazeo (45%); Ruffini resta il secondo azionista (scendendo però dal 38 al 32%), mentre il gruppo Carlyle riduce la propria quota dal 48 al 17,8%

Quindi se  l'azionista di maggioranza è un fondo francese non dite che è una proprietà italiana.
In più andrebbe spiegato il perché della quotazione in Borsa, l'azienda è florida, ma che tipo di prospettive può avere in un mercato come quello dell'abbigliamento così soggetto alle mode e all'imposizione di esse?

giovedì 12 dicembre 2013

Ma da chi sono gestiti questi Forconi?

se continui a tirare puoi solo ROMPERE

Sciopero Forconi, quarto giorno di proteste. Alfano: “Rischio deriva ribellistica”

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano riferisce in Parlamento sulle manifestazioni di protesta dei Forconi, nel giorno in cui la Capitale è paralizzata dal corteo della Fiom ( le OO.SS gestiscono questi gruppi? Che senso ha la violenza nella protesta, a che serve se non quello di aggiungere disagio a quello attuale?! ) e alla Sapienza gli studenti hanno lanciato bombe carta ( si sente il sapore di rivoluzione studentesca gestita come avvenne negli anni 70 e che servì solo ai centri di potere per anestetizzare con il terrore il vero moto rivoluzionario ).

Alfano spiega che “il governo sta dalla parte delle donne e degli uomini in divisa e dei cittadini onesti che incanalano la loro protesta in manifestazioni pacifiche” ( la protesta pacifica può derivare unicamente dalla sottrazione di benifici economici per le attuali caste e quindi alimentando una disaffezione verso i sistemi di consumo controllati appunto da loro ) e ricorda che “sono rimasti feriti 14 agenti di polizia e danneggiati tre mezzi di servizio”. Ci sono stati anche “cinque arresti e 55 denunciati per vari reati come saccheggio e interruzione di pubblico servizio, molti manifestanti sono stati segnalati”.

Inoltre, osserva che “formazioni di estrema destra hanno manifestato l’intenzione di appoggiare la protesta partecipando ai presidi” e nelle piazze c’erano “anche frange ultras di tifoserie calcistiche e gruppi studenteschi. ( come dire, se c'è da picchiare e usare violenza noi ci siamo, e questo che beneficio può portare al paese ? ) Più limitata la partecipazione di gruppi antagonisti”.
 
La violenza non ha nessun significato, al contrario porta il paese a sviluppare  l'ennesimo livello di inciviltà...
Chi gestisce questi ragazzi che seguono solo un'onda anomala che non produce risultati se non quelli distruttivi, dovrebbe recedere dal solito sistema e metodo di caos ad arte, iniziare a comprendere che non vi può essere un sano futuro economico né per noi, né per loro se il prodotto interno si esaurisce...
Guardatela un po' in maniera diversa, e cioè guadagnare un po' di meno tutti quanti, per poi ricevere molto di più in uno stato di benessere generalizzato e prospero