martedì 17 settembre 2024

Fatto fuori Breton da Draghi e Von Der Leyen ... perchè? Perchè favoriva altri e non i loro gruppi?

 


Commissario europeo (2019-2024)

Nell'ottobre del 2019 è stato indicato come commissario europeo della Francia dal presidente Emmanuel Macron, in seguito alla bocciatura della precedente candidata Sylvie Goulard da parte del Parlamento europeo. Affidategli dalla presidente Ursula von der Leyen le deleghe al mercato interno e ai servizi, è entrato in carica come commissario il 1º dicembre 2019.[12][13]

Il 16 settembre 2024 rassegna, con effetto immediato, le dimissioni da Commissario Europeo per il mercato interno e i servizi, in polemica con la rieletta Presidente Ursula von der Leyen ( perchè l'autonoma Ursula ce l'aveva con il commissario francese? Oppure era qualcun'altro a cui andava indigesto ed il cagnolino ha obbedito agli ordini?). Nella lettera di dimissioni Breton accusa von der Leyen di aver chiesto al Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron di ritirare la sua nomina per il mandato 2024-2029 nella Commissione von der Leyen II per ragioni personali. [14]

I rapporti tra Breton e von der Leyen erano già tesi da tempo. Durante la campagna elettorale, Breton aveva criticato apertamente lo stile di leadership della presidente, mettendo in dubbio il sostegno del suo stesso partito, il PPE. Inoltre, Breton aveva contestato la mancanza di trasparenza nella nomina del tedesco Markus Piper come inviato per le piccole e medie imprese, una posizione ben retribuita all’interno della Commissione.

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Vita privata

Breton è sposato con la giornalista Nicole-Valerie Baroin dal 1982. Hanno una figlia e nipoti che vivono a Berlino. Breton parla un po' di tedesco.[15]

Nel luglio 2019, due uomini che indossavano maschere da sci e guanti e brandivano pistole, hanno fatto irruzione nella casa parigina di Breton, lo hanno picchiato e rinchiuso insieme a sua moglie e al loro autista. I ladri se ne sono andati con un bracciale di diamanti del valore di 50.000 euro e diverse centinaia di euro in contanti.( che casualità poco prima di iniziare il mandato come commissario europeo)

Breton voleva che la Francia fosse il primo paese a progredire nello sviluppo del suo patrimonio immateriale. Così nel marzo 2007 ha affidato a Maurice Lévy e Jean-Pierre Jouyet un rapporto sull'economia dell'immateriale con l'obiettivo di creare un'agenzia per valorizzare i beni immateriali dello stato (uso dell'immagine, marchi, ecc.). Questa agenzia, unica nel suo genere, è stata costituita il 23 aprile 2007. Questo patrimonio immateriale è stato registrato come 10 miliardi di euro di attività nel rapporto annuale dello stato nel 2010.

Nel febbraio 2007 il tasso di disoccupazione era all'8,4%, il punteggio più basso registrato dal giugno 1983.

ED E' STATO COSI', HA CREATO UN VERO E PROPRIO PATRIMONIO FRANCESE

Nella nuova classifica 2018 dei 100 brand con la maggior valutazione al mondo compilata da Forbes, il comparto del lusso è rappresentato da 6 società, per la maggiora parte francesi, che insieme raggiungono un valore di 91,7 miliardi di dollari. Sul gradino più alto del podio c’è infatti Louis Vuitton (15° posizione nella classifica generale), il marchio che fa parte del gruppo francese guidato da Bernard Arnault, LVMH, con un valore di 33,6 miliardi di dollari (+17% rispetto all’anno scorso). I suoi prodotti includono articoli in pelle, borse, scarpe, orologi, gioielli e accessori. Louis Vuitton ha lanciato un nuovo flagship store a Parigi nel 2017 e festeggerà il suo 165° anniversario l’anno prossimo.

In seconda posizione troviamo un altro brand francese, Hermes, fondato da Thierry Hermès il 1° giugno 1938 a Parigi. Il valore del suo marchio è aumentato del 17% rispetto all’anno scorso, arrivando a quota 15,3 miliardi di dollari. Al terzo posto l’italiana Gucci (14,9 miliardi di dollari, +18%), fondata nel 1921 da Guccio Gucci, che aprì un’azienda di pelletteria nella sua natia Firenze. Oggi il marchio, guidato dal ceo Marco Bizzarri, fa parte del colosso della moda Kering, controllato dal miliardario francese Francois Pinault.

Quarto posto per Cartier, il brand che da oltre un secolo vende gioielli ai reali europei. La società guidata da Stanislas de Quercize, e parte del gruppo Richemont, conta circa 300 boutique in tutto il mondo. Nuovi negozi sono stati aperti lo scorso anno in Australia, Cina, Thailandia e Turchia. Nonostante il calo dello scorso anno del 20% dei profitti, il brand ha aumentato il suo valore del 14%, toccando quota 10,6 miliardi di dollari.

Quinta posizione per Rolex, il marchio più famoso degli orologi da polso di lusso, con un valore di 9,3 miliardi di dollari (+7%). La società – che ha creato il primo orologio impermeabile al mondo nel 1926 – ha sede a Ginevra, in Svizzera, ma conta 4.000 orologiai in più di 100 Paesi, con una produzione di 800mila orologi all’anno. Rolex ha inoltre una presenza importante nel mondo dello sport – dal golf al tennis, dai motori alla nautica – e sponsorizzazioni con alcuni degli atleti più famosi del mondo come Tiger Woods, Phil Mickelson e Roger Federer.

In sesta e ultima posizione Chanel, società di proprietà di Alain e Gerard Wertheimer (nipoti di Pierre Wertheimer, che è stato uno dei primi soci in affari di Coco Chanel). Il marchio, che ha un valore di 8 miliardi di dollari (+10%) è celebrato in tutto il mondo, tra le altre cose, per il suo “tubino nero” e l’iconico profumo Chanel N. 5. Chanel è anche il marchio più desiderato tra i consumatori cinesi di lusso, tanto che l’anno scorso la Cina è diventata il secondo più grande mercato per il business dell’azienda, dopo gli Stati Uniti.



Ora mi chiedo, come cittadino europeo, perché  dovrei privilegiare Draghi che ha sempre dimostrato di aiutare " i gruppi monopolizzanti" e circoscritti ad aumentare potere, invece di un uomo che ha sempre lavorato affinché la sua opera determinasse un benessere comune

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