martedì 5 agosto 2025

Ozempic & Laura Pausini - Axl Rose e smettetela di dire palle al mondo

 






e confermate l'utilizzo di Wegovy, invece di parlare di diete e palestra


Perché la verità, specialmente quella scomoda, è diventata un lusso che pochi si possono permettere, o forse, che pochi vogliono offrire? Viviamo nell'era dell'apparenza, dove l'immagine pubblica è un'icona da venerare e ogni sua imperfezione è vista come un'eresia. In questo contesto, la domanda, purtroppo, non è tanto "perché mentono?", ma piuttosto "cosa li spinge a preferire una bugia, pur così evidente, alla trasparenza?".

La società che venera il successo rapido e l'eterna giovinezza ha creato un mostro: la perfezione a ogni costo. E l'idea che la fama, la ricchezza e il talento non siano sufficienti, ma debbano essere accompagnati da un corpo che sfida il tempo e la gravità, è un'assurdità che accettiamo passivamente. Il caso di personaggi come Serena Williams, Laura Pausini o Axl Rose non è un'eccezione, ma la punta dell'iceberg di un sistema che premia l'esibizionismo e la superficialità.

Forse mentono perché il mito del "duro lavoro" e della "forza di volontà" è più seducente dell'ammissione di aver fatto ricorso a un aiuto esterno, per quanto lecito. Ammettere di aver usato un farmaco come Wegovy significherebbe, per la nostra cultura, sminuire il presunto sforzo, l'impegno, la "sudata". Ma non è forse ipocrita glorificare il risultato senza riconoscere il mezzo? 

Questi personaggi, a cui il mondo intero guarda, hanno una responsabilità immensa. Diventano modelli di vita, esempi da seguire. Ma cosa succede quando il modello si basa su un'illusione? Si crea un cortocircuito etico. Si insegna, implicitamente, che la scorciatoia è la via più nobile, che l'apparenza vince sulla sostanza. E si alimenta un culto per l'esteriorità che è deleterio per la società. Non è un caso che i tassi di insoddisfazione corporea e i disturbi alimentari siano in costante aumento
.

L'uso di farmaci come il Wegovy, seppur lecito e con le dovute prescrizioni mediche, non è un peccato da nascondere. Il vero problema non è l'utilizzo in sé, ma il nascondimento. La bugia diventa un veleno che contamina la fiducia del pubblico, specialmente dei più giovani. Invece di ispirare con l'onestà e la vulnerabilità, si preferisce la narrazione tossica della perfezione innata.

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