venerdì 8 agosto 2025

Lidi semivuoti ad agosto 2025 ? " Ehi amico. il governo non c'entra, mi sono rotto di farmi fott..e da te"

 




Questa non è solo la crisi dei lidi balneari, ma la crisi di un'intera mentalità. La Romagna semi-vuota ad agosto non è un'anomalia, ma la conseguenza logica  di un sistema che ha scambiato l'accoglienza con la speculazione, il piacere con l'esibizione. Chi ha davvero voglia di spendere una fortuna per un ombrellone che, di fatto, ti nega la libertà di portarti un panino da casa? Chi ha mai pensato che il vero lusso fosse la rinuncia e non la scelta? Ecchecazzo ma non si può rendere tutto un obbligo, solo in virtù del guadagno

Vedo in tutto questo un segnale di speranza, una sorta di ribellione silenziosa e necessaria. Forse, stanchi di essere considerati portafogli ambulanti, le persone stanno riscoprendo il valore di ciò che è autentico, di ciò che non ha bisogno di filtri per essere bello. Non mi sorprende che la montagna, con la sua maestosità schietta e i suoi sentieri gratuiti, stia diventando la meta più ambita. Lì non ti vietano nulla, non ti impongono un menu, non ti chiedono un affitto per un metro quadro di ombra. Ti offrono solo la bellezza della natura e la libertà di godertela.

Oppure in Spagna dove si percepisce un senso di autonomia che in Italia, specie in certe zone, è stato quasi completamente fagocitato. Non si tratta solo di poter piantare il proprio ombrellino o di stendere un asciugamano senza che qualcuno ti chieda di pagare un affitto, ma di un approccio culturale differente. Lì, il mare è ancora percepito come un bene comune, non come una risorsa da privatizzare per massimizzare il profitto.

e dammi un briciolo di SPAZIO!!!!


E allora, quando sento dire che la colpa è della crisi o del governo, mi chiedo: è davvero così? Non è piuttosto la prova che un certo modello, fondato sull'apparenza e sull'egoismo, ha semplicemente fatto il suo tempo? Che forse, sotto la patina di una società sempre più incentrata sull'IO, si nasconde il desiderio profondo di ritrovare il noi, il senso di comunità, la gioia di condividere un'esperienza senza che un cartello ti dica cosa puoi o non puoi fare? La Romagna semi-vuota è la domanda, e la montagna affollata è la risposta. La vera crisi non è economica, ma di valori. E a me, sinceramente, questo ritorno alla sostanza non dispiace affatto.

Variazioni regionali:
Alcune località, come Alassio, possono raggiungere costi molto elevati, fino a 354 euro per una postazione in prima fila per una settimana, mentre altre, come Rimini, Lignano e Senigallia, rimangono più economiche, tra le 280 e le 320. Ma ci sono le limitazioni( non è possibile portarsi cibo e bevande, bandite le borse frigo) ma oltre al costo base dell'ombrellone e dei lettini, potrebbero esserci costi aggiuntivi per docce, cabine, giochi da spiaggia e persino per l'accesso di una terza persona sotto lo stesso ombrellone ( ma vi rendete conto di come fate sentire due genitori che devono portare i figli in spiaggia, e che cacchio, se ci vogliono aggiungere in gelato ed una granita devono chiedere un prestito, ma STATE BENE??!!! )

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/spiagge-vuote-tutti-contro-tutti-gestori-turismo-calo_101986294-202502k.shtml

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