lunedì 23 settembre 2024

Niente appelli per l'EMILIA ROMAGNA - questo è il momento dell'indignazione


 

 Secondo l'ARPA Emilia-Romagna, l'evento alluvionale dei giorni scorsi ha visto picchi di precipitazioni fino a 350 millimetri in 48 ore. Parliamo del doppio o addirittura del triplo (come nella zona di Forlì) rispetto alla media delle precipitazioni attesa nelle stesse zone in tutto il mese di settembre. In altre parole, in 2 giorni è caduta la pioggia che ci si aspetta in 2 o 3 mesi






Quindi il problema è questo? la concentrazione di acqua caduta in un singolo momento, il ritornello è sempre quello: "prima non pioveva così tanto". Perciò andando avanti di questo passo bisognerà adottare uno stile di vita su case galleggianti. 

Oppure è solo una giustificazione, prendiamo in esame solo l'ultimo anno dopo l'alluvione del 2023, in cui si erano attivati tutti, anche testimonial d'eccezione, pregando di aiutare la povera gente rimasta senza casa, ecco! Cosa è stato fatto per risolvere il problema?!?!

Devono portare fatti concreti, in che modo le amministrazioni locali hanno cercato di risolvere il problema? Lasciamo stare i rimborsi per gli alluvionati, i soldi che lo stato ha stanziato per l'emergenza e tutti gli aiuti pervenuti come sono stati impiegati. ECCO perchè a distanza di un anno siamo a parlare dello STESSO MEDESIMO PROBLEMA, perché non è stato fatto nulla ed i soldi se li sono "pappati"

QUINDI, non bisogna fare appelli per cercare l'aiuto delle persone, ma appelli di indignazione, testimonial emiliani e non, enti di solidarietà, contenitori televisivi, indignatevi contro queste persone e pretendete che venga risolto il problema con il LAVORO

E le assicurazioni le facciamo dopo con calma, se ci sarà modo e tempo, a lavori fatti, capito???

ECCO COME AIUTARE _ BASTA PAROLE COMINCIARE CON IL LAVORO _CAZZO

ed invece di cantare diamoci da FARE


11 commenti:

elcoche ha detto...

il fatto è che quelle persone lì ci vivono, quindi, perchè, avendo capito che le istituzioni non si muovo, non intervengono personalmente? Hanno paura di perderci soldi? Ma in questo modo non è peggio perchè perdono solo tempo in attesa della prossima catastrofe?

elcoche ha detto...

io dico che non ha senso ribellarsi, quando puoi usare quell'unione e quella forza per fare le cose.
E, dopo che hai le hai fatte, forte della tua consapevolezza, di ciò che hai raggiunto, chiedere atto alle istituzioni che non si sono prodotte, e di conseguenza protestare per ottenere il dovuto

Pepe ha detto...

Perché ribellarsi, che non serve a nulla. Non si muovono le Istituzioni, ok, tanto perso per perso, tanto vale unire le forze, tutti per ricominciare, senza aspettare o farsi prendere in giro dalle Istituzioni con false promesse! Poi, puoi far presente il completo abbandono da parte loro! E li si che devi dar voce e protestare!

Margherita ha detto...

Io penso che tutto debba partire da noi cittadini. Lo Stato a volte e' lento, ha i suoi tempi. Noi tutti facciamo parte di una comunità e noi a volte rimaniamo spettatori senza muovere un dito.
Prendiamo esempio da quei ragazzi che soni scesi con pale e scope a pulire il fango dalle strade . Uniti ,stanchi ce l hanno fatta. Partiamo dalle piccole cose, raccogliamo le carte per terra, mettiamole nei cestini;smettiamo di usare bottiglie di plastica, spontaneamente.
Inoltre cerchiamo di appoggiare coloro che cercano di smuovere la massa e non soffocarli con discorsi negativi.
Siamo positivi, trasmettiamo positività, e cerchiamo di aumentare adesioni a progetti di miglioramento della qualità della nostra vita e del nostro pianeta.
Avanti tutta , partiamo subito.

elcoche ha detto...

Esatto Pepe, prima bisogna darsi da fare, e non pensare che il compito sia sempre da delegare a qualcun'altro, per poi poter dire: " quelli non fanno niente" ... Eh già, ma tu, tu cosa fai invece? Parole, parole, parole, soltanto parole

elcoche ha detto...

esatto Marghe, lo spirito è questo ma non deve esistere solo nell'emergenza. Perchè ci sentiamo solidali quando tutto è perduto ed invece ci si distacca quando si pensa di dover pensare solo a se stessi e quindi di perdere tempo se si lavora per il gruppo? Perchè queste stesse persone, che si sono armate di pale e secchielli, poi non si sono, anche, messe d'accordo per andare ad innalzare gli argini?

Pepe ha detto...

Giusto. La situazione climatica oramai è questa. E di alluvioni purtroppo c'è ne saranno ancora. Vediamo in questi giorni cosa sta succedendo non solo in Emilia Romagna. E allora forza, tutti uniti a dimostrare che siamo un popolo che ce la fa' con le proprie forze e non solo a parole. E dopo, sempre tutti uniti si potrà dare voce ad una protesta! Contano i fatti, non le parole!!!

Anonimo ha detto...

beh non è giusto però che i cittadini che sono già disperati, si mettono a lavoro anche per lo stato che deve aiutarli

Anonimo ha detto...

BULLO BRIGANTE
invece nei paesi dove la gente non sono delle pecore prima vanno dalle istituzioni mettono le città a ferro e fuoco, tipo in Francia anche se a me i Francesi non mi stanno per nulla simpatici, ma da quel lato li ammiro perché appena gli fanno girare le scatole mettono a ferro e fuoco le città, e poi mi organizzo io per fare altro se non ho risolto il problema

elcoche ha detto...

caspita che pensiero profondo, ma cosa vuol dire? E appunto per questo, sono disperati e rimangono lì in attesa della prossima ondata di fango???!!

elcoche ha detto...

noi non siamo come i Francesi od i Tedeschi, non abbiamo un senso di appartenenza come Nazione, pensiamo solo a fare del bene a noi stessi, senza mai capire, che il benessere comune, diventa per tutti, va solo diviso