lunedì 16 marzo 2020

L'ASSOCIAZIONE TRA BREXIT E CORONAVIRUS >( che strano pure il nome riporta alla Regina)

Brexit, ok del Parlamento Ue al divorzio. 


Abbracci e lacrime in aula fra i deputati

29/01/2020

Brexit, a Strasburgo l'ultimo addio ai britannici. Il Parlamento europeo, con un voto storico, ha concluso la lunga maratona che tra due giorni porterà all'uscita del Regno Unito dall'Unione europea

PRIMO CASO DI INFEZIONE IN EUROPA
Un uomo di 33 anni, tedesco, potrebbe essere il primo europeo ad aver contratto l’infezione del nuovo coronavirus e ad averla trasmessa
L’uomo ha manifestato sintomi respiratori e febbre alta il 24 gennaio. I sintomi sono migliorati e il 27 gennaio è tornato al lavoro. Il 20 e il 21 gennaio aveva partecipato a un meeting in cui era presente una collega di Shanghai, che è rimasta in Germania dal 19 al 22 gennaio senza accusare alcun disturbo
l 27 ha informato i partner tedeschi delle propria positività e in Germania sono iniziati i test sui colleghi che l’avevano incontrata, fra cui l’uomo di 33 anni, che è stato trovato positivo al virus sebbene ormai asintomatico. Il 28 gennaio sono stati trovati positivi altri tre impiegati della stessa compagnia, che avevano avuto contatti con l’uomo quando era asintomatico.


Adesso non vi sembra strano che questo Virus si sia manifestato prima in Italia, Francia e Spagna e pochissimo nei paesi da cui è partito in Europa come Germania senza toccare minimamente l'Inghilterra????

Non vi sembra particolare il fatto che proprio in virtù della Brexit e della sua definizione, dopo tre anni, al Parlamento Europeo, che avrebbe significato una sicura recessione per tutta l'economia del regno Unito questo virus abbia contribuito ad abbattere tutte le altre economie??? Non vi sembra quantomeno particolare questa coincidenza?? 

In Inghilterra hanno avanzato questa modo per controstarlo, "'immunità di gregge", ma la cosa singolare è che non vi sono contagiati se non casi sporadici come quello del caso di:

Fabio, un ragazzo di 22 anni, da cinque giorni a casa con febbre a 39.5 e tosse: dopo giorni di appelli inascoltati, un medico italiano, al telefono, gli ha diagnosticato la polmonite. La mamma, Angela, 51 anni, anche lei da giorni con la tosse ma senza febbre, prosegue invece il suo lavoro di assistenza sociale agli anziani. E poi c’è Claudia, 27 anni, sociologa, che prosegue il suo lavoro di libera professionista, fra appuntamenti, convegni e riunioni di lavoro. Una scena impossibile in questo momento in Italia, perché al giovane avrebbero fatto come minimo il test per il Covid-19 e tutta la famiglia sarebbe costretta alla quarantena. Anzi, oggi come oggi rischierebbero l’arresto. Angela, Fabio e Claudia – i nomi sono di fantasia – invece, si trovano a Londra, dove la vita continua normalmente, in nome della “immunità di gregge” teorizzata dal primo ministro Boris Johnson. “Hanno paura, vorrei portarli in Italia perché qui starebbero al sicuro, ma non so come”, dice Massimiliano, il papà, che vive a Roma, e che ha contattato ilfattoquotidiano.it per raccontare la storia di un pezzo di Italia che lontano dalla quarantena e dal “lockdown” ora teme il peggio.

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