venerdì 4 aprile 2025

Quell'estate ad Ostuni - Raffa & Raffa...dove tutto ebbe inizio

 

Il sole picchiava sulla sabbia dorata, rendendo l'aria vibrante di calore. Le onde lambivano dolcemente la riva, creando una melodia rilassante. Raffaele, sdraiato sul telo da mare accanto a Dani, la sua attuale compagna, si perse nei ricordi

"Oddio che bella quella estate in Puglia" sussurrò Raffaele sopra il suono delle onde.

"Quella dove ti sei bruciato come un gambero?" rispose Dani, con un sorriso divertito.

Raffaele sorrise a sua volta, ma il suo sguardo era perso nel vuoto. "Già si, quella..."

Dani  si girò a guardarlo, un dubbio nei suoi occhi. "Ancora la ricordi? Sono passati tanti anni, Raffaele!"

"Lo so, lo so," disse Raffaele, alzando le mani in segno di resa.

Ma in realtà steso su quel lettino ricordava tutt’altro ….


La spiaggia di Ostuni era un tripudio di colori e suoni. Il blu intenso del mare si fondeva con l'azzurro del cielo, mentre il bianco accecante della sabbia rifletteva la luce del sole. Raffaele, un giovane uomo con i capelli scuri e gli occhi pieni di sogni, osservava Raffaella, una ragazza dai capelli biondi e il sorriso contagioso.

"Raffaella," disse lui, avvicinandosi. "Che nome bellissimo."

Lei lo guardò, gli occhi verdi che brillavano come smeraldi. "Grazie. Tu sei Raffaele, giusto?"

"Già," rispose lui, sentendo il cuore battere forte nel petto. "Raffa e Raffa. Suona bene, no?"

Raffaella rise, un suono cristallino che fece vibrare l'aria. "Sei un tipo strano, Raffaele."

"Strano ma affascinante, spero," disse lui, con un sorriso malizioso.

Lei alzò gli occhi al cielo, ma un sorriso le increspò le labbra. "Forse un po'."


La settimana successiva fu un susseguirsi di emozioni intense. Passeggiate sulla spiaggia al tramonto, bagni di mezzanotte, risate e sguardi complici. Raffaele si sentiva come se avesse trovato la sua anima gemella.

"Non voglio che questa settimana finisca mai," disse una sera, mentre guardavano le stelle dal tetto di un'antica masseria.

"Nemmeno io," rispose Raffaella, la voce un sussurro.

Ma la settimana finì, e con essa, la loro storia. Raffaella tornò a Milano, Raffaele a Napoli, e le loro vite presero strade diverse.


Quarant'anni dopo, Raffaele si ritrovò a fissare uno schermo di computer, le dita che scorrevano sulla tastiera. Una notifica lampeggiò: "Nuovo messaggio da Raffaella87".

Il cuore gli perse un battito. "Raffaella?" sussurrò, incredulo.

Cliccò sul messaggio, e una finestra di chat si aprì. "Ciao," scrisse una voce familiare.

"Raffaella, sei tu?" chiese Raffaele, le mani che tremavano leggermente.

"Sì, sono io. Raffaele?"

martedì 1 aprile 2025

Accetta il tuo corpo ed il fatto che si consumi, accetta di diventare vecchio - stop

 

ma che senso ha? hai 

60 anni e non puoi confrontarti con ciò che è giusto tu non sia più


L'ho sempre pensato, ma che senso ha rincorrere un corpo, che per natura è destinato a consumarsi?

Non è da stupidi, fare di tutto per sembrare giovani come a 30 anni? Soprattutto non è stupido per se stessi? Insomma il fatto di avere fatto un percorso di vita, e , si spera, maturato una condizione di persona più sicura, acculturata, competente, dovrebbe aver insegnato che non è possibile fermare la crescita spirituale e di conseguenza la decrescita materiale

In pratica più si diventa saggi e si aumentano capacità umane e acquisiscono conoscenze esistenziali, la nostra parte materiale, il corpo, il contenitore, diventa sempre meno significativo

L'esibizionismo che i social hanno prodotto hanno invertito questo processo, tutti hanno il timore di apparire vecchi e brutti e di conseguenza c'è una rincorsa a mantenere un aspetto giovane, generando di fatto una contrattura tra quello che dovrebbe essere e ciò che invece si mostra

Questo processo, inoltre, denota una totale mancanza di dignità e di rispetto verso la propria età, quello che si è fatto, quello a cui siamo arrivati:

" sento persone dire - "mi sento molto meglio meglio adesso a 50 anni o 60, che a 30 o 40" - questo perché adesso, quella stessa persona, fa palestra abitualmente, si concede massaggi, e pratiche estetiche di microchirurgia, ha un nutrizionista, si fa i trattamenti alla cheratina ....

Il fatto è che non si pensa più ai figli, ai nipoti, agli amici, ma principalmente a se stessi, al proprio EGO

E' un mondo pieno di EGO, perciò è diventato così facile uccidere, perché si pensa solo a ciò che non si riceve, ecco perché non si fanno più figli, perché non si ha interesse a sacrificarsi per gli altri


lunedì 24 marzo 2025

E' un fatto, per gli stranieri, le nostre regole, non valgono niente

 Una cosa che mi infastidisce parecchio. 




Un mio parente che di mestiere fa il controllore, qualche mese fa è stato oggetto di aggressione da parte di un passeggero che non aveva il biglietto

Questo passeggero, uno straniero, sprovvisto di biglietto evidentemente, ha cominciato ad inveire contro il controllore, dicendo che lo stavano sfruttando lo pagavano poco e non poteva permettersi di pagare l'abbonamento per andare al lavoro, generando la solidarietà di altri passeggeri stranieri che hanno circondato il controllore, ad insultarlo e successivamente a picchiarlo

Fatto sta, che da questa situazione, mio zio è finito all'ospedale per ferite all'occhio, pieno di sangue per lo scoppio di qualche capillare, e soprattutto, un braccio sinistro che fatica a muovere, perché nella colluttazione, qualcuno devi avergli piegato il braccio in modo innaturale

Premesso questo episodio ho notato anch'io, in questo periodo, che  per forza di causa  maggiore, devo prendere il bus, che la situazione sui mezzi è fuori controllo, molti stranieri salgono senza mai timbrare nessun biglietto, che siano tutti abbonati? Purtroppo, alla luce di quanto raccontato sopra, ne dubito fortemente

Un episodio di cui sono stato testimone:

Giovedì sono saliti su 3 controllori. 
C'è stato subito fermento tra i vari passeggeri stranieri,  che appena hanno potuto sono scesi per non essere controllati non avendo.il biglietto 
Un ragazzo,  straniero è stato fermato in tempo, ha presentato un falso tesserino , gli hanno poi chiesto i documenti e lui ha iniziato ad alterarsi dicendo che era straniero e che non sapeva le nostre regole. 
Il controllore gli ha fatto notare che le regole sono uguali per tutti qui  , italiano e straniero che sia. 
Non ha voluto presentare i documenti. 
Hanno dovuto chiamare la polizia,  per poi farlo scendere in attesa dell'arrivo della pattuglia. 
Il ragazzo era parecchio alterato,  ha iniziato a dire che lo discriminavano, solo perché straniero, che perseguitano solo loro mentre agli italiani non fanno nulla
Cosa del tutto inesatto, perché hanno controllato tutti, compreso me, e non c'è stato nessun favoritismo 
Ma perché gli stranieri, davanti ad un eventuale reato o regola non seguita subito ti puntano il dito parlando di razzismo? Perché fanno leva su di un sentimento di pietismo e solidarietà di cui la società di un certo tipo, i famosi "difensori delle classi deboli", hanno costituito per rendere la loro ideologia politica degna di ricevere in cambio il loro voto
Penso che si dovrebbe smettere di pensare che ci sia in atto un'integrazione quando questa non si verifica in nessun settore settore ed in nessun luogo nel nostro Paese. C'è una totale mancanza di controllo e bisognerebbe cercare di stabilire delle regole differenziate evidentemente, dato che per gli stranieri le nostre non contano