lunedì 4 marzo 2013

Iniziamo da subito con l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e poi procediamo con tutto il resto



SU CORAGGIO ORA E' IL MOMENTO DI FARCI VEDERE CHE NON SIETE SOLO PAROLE
Se vuoi fare fuori i ladri devi partire dalla motivazione che scatena l'interesse principale di chi usa la politica a scopo  personale.
In questo modo avrai persone che credono realmente in progetti politici e lo fanno non per ottenere benefici ma per darne ed in più saranno segati tutti quei pseudo partiti che spuntano come i funghi, generando solo confusione.

Grillo inizia da questo, io ti seguo se inizi da questo, se togli l'origine del male, ciò che alimenta comunque una politica ad uso e consumo, al limite si potrebbe optare per una politica che premia i meriti.
Si esamina i punti del programma annunciati in campagna elettorale e se sono stati portati a termine e resi concreti si può ottenere dei ritorni economici statali- UNA POLITICA DI ECCELLENZA

L'insediamento di Grillo:
Nel giorno in cui Napolitano ha incontrato Monti al Quirinale, il leader dei 5 Stelle è arrivato nela Capitale per incontrare i futuri parlamentari. E in una intervista pubblicata oggi in esclusiva sul sito di Wired Italia e sulla versione iPad del numero di marzo del mensile, Grillo pronostica il prossimo candidato premier: «Destra e sinistra erano già alleati prima con Monti. Lo saranno ancora con un altro presidente del Consiglio: Corrado Passera». (lo avevo già annunciato in un altro blog http://myspacecomrafaelcoche.blogspot.it/2013/02/litalia-delle-puttane-si-affida-alla.html)

Quindi ha avvertito: «Saremo assaliti, sono assatanati di qualsiasi cosa...non riescono a capire che vogliamo mandare avanti un progetto come quello del reddito di cittadinanza. Qui c’è un’atmosfera bella, con persone competenti e valide».  - IO DIREI CHE E' NECESSARIO CHIUDERE ALLA FONTE PARTENDO SUBITO CON L'ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI- COSI' PER SGOMBERARE IL CAMPO DEI POLTRONISTI

Django la copia di Tarantino senza il guizzo del genio





Stesso copione in Django Unchained, omaggio al fil del 1966, ma una copia scontata e prevedibile di una sceneggiatura tarantiniana

Non manca la violenza, estrema in alcuni casi, meno eccentrica e canzonatoria rispetto al precedente lavoro (gli scalpi dei soldati in Bastardi senza gloria), ma utile alla costruzione del rapporto di celata stima fra i due protagonisti, nel loro cammino praticamente privo di intoppi fino all’incontro con il fanatico Calvin Candie (Leonardo DiCaprio). Umorismo sottile come al solito, primi piani rivelatori ed ammiccanti, scene dense di un compiaciuto accanimento, che si tratti di violenza o di sarcasmo portato alle sue estreme conseguenze, e quella (ormai consueta) voglia di dare voce agli oppressi che tuttavia non scade mai in un ingenuo manicheismo.

Insomma stiamo parlando di un buon film con favolosi attori, Christoph Waltz a fare gran parte del lavoro, anche se più genuino in Inglorius Bastards, poi DiCaprio adattissimo a fare la parte del fanatico e comunque di grande spessore, Jamie Foxx un po' meno rispetto a questi due...

Però da  Tararntino, personalmente, mi aspetto sempre il guizzo del genio e qui non l'ho trovato, enorme tensione, coinvolgimento alla storia un po' meno, sino all'entrata in scena di di Candie, la musica questa volta non è stata portante, a volte inutile al contrario...dialoghi sempre accattivanti, al limite tra il cinico ed il sarcastico, Waltz in questo è sublime, ma il finale è proprio piatto, non è da Tarantino, mi lascia quasi l'amaro in bocca.

Il passaggio da quando Django viene catturato alla scenda finale della vendetta compiuta è di una banalità irriverente per un genio come Quentin


venerdì 1 marzo 2013

Juventus, il triplete è ancora possibile

Stavo leggendo un articolo su canalejuve.it ed in effetti mi son chiesto perchè la Supercoppa Italiana, che la vecchia Signora ha già conquistato nell'ambito della corrente stagione calcistica, non possa concorrere a far numero relativamente ai trofei conquistati...
In effetti a detta del giornalista di questo sito e dati alla mano la stagione juventina parrebbe essere sin qui trionfale...
 
Ecco quello che scrive:
 
 
Di Alan Bisio
Strana epoca quella in cui viviamo, strani titoli, strane prese di posizione, strane critiche: si va dal definire deludente il Django di Tarantino ( in effetti poi ha vinto l'oscar per questo film)  ad etichettare il Barça di Vilanova (55 punti su 60 disponibili in Liga) - è un fatto di moda- ora il gioco spettacolare è diventato noioso, come mai? Forse per il Pep piace ai gay? , ci si masturba parlando del ritorno in rossonero di un giocatore sul viale del tramonto ormai da anni ( direi che qui ci hai visto proprio male caro Alan visto che trascinando il Diavolo)  , c’è addirittura chi, dopo l’1-1 di Parma, ha definito la Juventus Football Club S.p.A. “in crisi”.
Ah sì, ci fosse lo Special One al posto di Antonio Conte, (con tutto il rispetto ben altro stile) si parlerebbe di rumore dei nemici: la Vecchia Signora, in crisi dopo il pari casalingo col Nordsjælland, le sconfitte con Inter, Milan, Sampdoria e l’X a Parma  si ritrova agli ottavi di Champions (contro un avversario modesto - e non a caso ne ha aprofittato con estrema sicurezza perarltro) dopo aver vinto il proprio girone, in semifinale di Coppa Italia passando sul cadavere del Faraone ( peccato che sia inceppata sullo zombie Lazio) e prima in campionato con 48 punti in 21 incontri, miglior attacco, miglior difesa e +5 sulle inseguitrici. Tipico ruolino di marcia di un team destinato alla retrocessione, ma lo scorso anno?
JUVENTUS 2011/2012 (dopo 21 giornate di campionato)
Punti: 45 (12 vittorie, 9 pareggi, 0 sconfitte)
Gol fatti: 33 (21 in casa, 12 fuori)
Gol subiti: 13 (7 in casa, 6 fuori)
Differenza reti: +20
Migliori marcatori: 9 Matri, 6 Marchisio, 5 Pepe
JUVENTUS 2012/2013 (dopo 21 giornate di campionato)
Punti: 48 (15 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte)
Gol fatti: 45 (24 in casa, 21 fuori)
Gol subiti: 14 (7 in casa, 7 fuori)
Differenza reti: +31
Migliori marcatori: 6 Giovinco e Quagliarella, 5 Pirlo, Vidal, Vucinic
 
Nonostante sia più che fan del signor Bukowski, dissento dalla massima espressa ne ‘Il capitano è fuori a pranzo‘, proposta e riproposta come qualsiasi robaccia sui social network:
“Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media” ( STUPENDA)
Credo che le statistiche, in ambito pallonaro (chiedere info a Lobanovsky), contino eccome. La Juventus è maturata, ha imparato a segnare in trasferta, ha fatto sua l’arte della pazienza se la gara non si sblocca divenendo belva impenetrabile in grado di giocare alla pari con qualsiasi club sulla faccia della terra, una macchina (quasi) perfetta che fa della difesa il suo punto di forza , ( disamina di una lucidità spaventosa, in effetti ha dimostrato sempre una grande forza ed un grande carattere ). Insomma gli avversari in campionato non sembrano poter essere un valido ostacolo, forse per ottenere il Diversamente Triplete l'unica squadra che le si può opporre in Europa per la conquista delal champions è il Bayern Monaco