Napoli, per Raspadori l'Atletico Madrid ha pronta un'offerta da 25 milioni più 5 di bonus
L'offerta per Raspadori, al di là della sua modestia, non è solo un affronto al Napoli, ma un sintomo lampante di un male ben più profondo che affligge il calcio italiano. E sì, le responsabilità ricadono pesantemente su una gestione federale che, sotto la guida di Gravina, ha mostrato una preoccupante incapacità di difendere il valore del nostro movimento.
Come si può pretendere rispetto a livello internazionale quando la nostra stessa federazione non riesce a valorizzare il prodotto che dovrebbe tutelare? L'offerta per Raspadori,( 25+5, per un giocatore campione d'Italia, nazionale italiano, che con i suoi gol ha contribuito a vincere lo scudetto), è la logica conseguenza di un sistema che ha permesso una progressiva svendita dei nostri migliori talenti, spesso per cifre irrisorie rispetto al loro reale potenziale e rendimento. Sembra quasi che la federazione non si curi di creare un ambiente dove i giocatori possano crescere, eccellere e restare, preferendo invece un'inerzia che facilita le partenze e svuota la Serie A di ogni reale competitività. Non è forse questo il segnale di un fallimento strutturale, di una totale mancanza di visione e di una profonda crisi di identità?
Il prezzo del fallimento: due Mondiali saltati
Il risultato più eclatante di questa gestione superficiale e priva di valori è sotto gli occhi di tutti: la mancata qualificazione a due Mondiali consecutivi. Otto anni, con la possibilità concreta di arrivare a dodici, senza la nostra nazionale sulla scena più importante del calcio mondiale. È un fatto storico di una gravità inaudita, che va ben oltre il semplice risultato sportivo. È la prova del collasso di un intero sistema, che ha perso il contatto con la realtà del campo e si è concentrato su dinamiche interne, equilibri di potere e una politica che ha sacrificato la competenza e il merito a favore di una gestione opaca e inefficace.
Eppure, chi dovrebbe assumersi la responsabilità di questa débâcle rimane saldamente al suo posto, protetto da meccanismi che premiano la fedeltà politica piuttosto che i risultati. Come possiamo sperare di cambiare rotta, di riconquistare una dignità perduta, se chi ha causato il danno non è chiamato a rispondere delle proprie azioni? Fino a quando i valori non torneranno a contare più dell'apparenza, il nostro calcio continuerà a essere un'industria in declino, una scatola vuota incapace di difendere i propri gioielli e di rappresentare degnamente la nazione.
Giusto per farvi capire come è un vero insulto l'offerta per Raspadori, ecco quanto hanno speso nel resto d'Europa per giocatori che non hanno vinto lo scudetto:
Ecco un elenco che mette in luce questo fenomeno, con i giocatori più costosi del calciomercato 2025:
Florian Wirtz: dal Bayer Leverkusen al Liverpool per 125 milioni di euro.
Hugo Ekitiké: dall'Eintracht Francoforte al Liverpool per 95 milioni di euro.
Bryan Mbeumo: dal Brentford al Manchester United per 75 milioni di euro.
Victor Osimhen: dal Napoli al Galatasaray per 75 milioni di euro.
Matheus Cunha: dal Wolverhampton al Manchester United per 74,2 milioni di euro.
Viktor Gyokeres: dallo Sporting Lisbona all'Arsenal per 73 milioni di euro.
Luis Diaz: dal Liverpool al Bayern Monaco per 72,5 milioni di euro.
Martin Zubimendi: dalla Real Sociedad all'Arsenal per 70 milioni di euro.
Mateo Retegui: dall'Atalanta all'Al-Qadsiah per 68,25 milioni di euro.

5 commenti:
Raspadori non è così forte come lo fai passare. Comunque si, che ci siano problemi strutturali nel calcio italiano è un dato di fatto. Le colpe non sono solo dei vertici della FIGC (comunque gran colpevoli e da esiliare a vita) ma dell'intero sistema calcio italiano, a partite da chi allena i pulcini fino a su.
Esulando dai problemi sistemici del sistema calcistico italiano, 25+5 milioni sono il massimo che spenderei per uno giocatore come Raspadori che sono anni che a Napoli fa il gregario, quest'anno ha segnato 6 goal e 1 assist in campionato. Mbuemo ha segnato 20 goal e fatto 7 assist. Va bene che il mercato inglese è drogato, ma guardando i freddi numeri non mi pare una follia eh. Stessa cosa per Osihmen e soprattutto per Wirtz che è un talento generazionale.
La verità semplicemente è che Raspadori (che è un giocatore che apprezzo) è inferiore a quelli che hai menzionato. La verità è che di giocatori italiani di caratura internazionale, fatta eccezione per Donnarumma, non ce ne sono.
I commenti su questo post dicono molto.
Uno che ha contribuito in modo deciso a DUE scudetti e che in nazionale giocando pochissimo ha più goal di tutti gli altri attaccanti sommati, viene considerato un pippone ma non sanno spiegarti perché.
Se Ndoye vale 45 e Retegui 70, Raspadori vale 60 minimo
25 milioni per Raspadori? Il problema non è il suo valore, è che voi pensate che 25 milioni siano ancora tanti per un talento italiano. Svegliatevi, in Premier li spendono per la riserva del magazziniere. Non state insultando lui, state solo confermando che il nostro calcio vale sempre meno
a questo punto allora una pippa come Vlahovic che dire aver fatto schifo, negli ultimi due campionati, sarebbe fargli un favore, puoi portarlo via con 10 milioni
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