giovedì 29 maggio 2025

Panchine 2025: La Sagra del Ritorno di Fiamma... o di Fiamma Ossidata?




Una volta, quando una storia d'amore calcistica finiva, finiva per davvero. Porte sbattute, stracci volati, e un "mai più" che risuonava più o meno come un epitaffio. Invece, oggi, assistiamo a un festival del "volemose bene" che neanche a San Valentino. Pensiamo a Allegri, Sarri e Conte: personaggi che si sono lasciati con le loro squadre a suon di dichiarazioni al vetriolo, salvo poi, con la rapidità di un coniglio estratto dal cilindro, essere pronti a rimettersi in gioco dove meno te l'aspetti. Sarà che il profumo dei soldi ha un effetto amnesia più potente di qualsiasi erba officinale? Probabilmente sì, e l'etica, in questo valzer di milioni, è stata spedita in vacanza su un'isola deserta.

Parliamo poi di Firenze. Un luogo che, a quanto pare, per gli allenatori è accogliente come un cactus nel letto. Prima c'è stato Italiano, osannato, poi massacrato, poi forse rimpianto, insomma un'altalena emotiva degna del miglior melodramma. E ora, ecco che spunta Palladino alla Fiorentina. Perché a Firenze, sembra che l'allenatore sia un po' come il capro espiatorio designato, pronto a essere messo alla gogna alla prima palla persa a centrocampo. E per chiudere il cerchio delle assurdità, ecco Baroni alla Lazio, spedito con un bel calcio nel sedere, dopo aver portato una squadra da metà classifica, (forse?), alle semifinale, quasi finale di Conference, e giocarsi la Champions sino all'ultima giornata

Non vi è alcuna qualità morale in questo Valzer delle panchine di metà 2025, sembra solo una rincorsa al tesoretto, ma lo sport è altra cosa, il tifoso vuole sognare per tanti motivi e non per i conti della società. Le stori finiscono, come i rapporti, e le minestre riscaldate, alla fine, non hanno mai funzionato, perché un coccio rotto può essere incollato, MA LA CREPA SI VEDE

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