venerdì 18 ottobre 2024

Elcoche ... stralcio da 12) Vieni già mangiato

 


Guardò l’orologio, era tardi per tornare a casa, prepararsi qualcosa e poi uscire di nuovo. Si fermò da Walter, nemmeno a farlo apposta giusto a un tiro di schioppo dalla casa di Marica. Magari si conoscevano. Avrebbe indagato. No, non l’avrebbe fatto.

Quando fu sul punto di entrare in pizzeria sentì un nodo alla bocca dello stomaco, non aveva fame. Non era agitato, non si sentiva in colpa e non stava nemmeno pensando a Carlotta; aveva solo una gran voglia di andare dritto da Marica. Anche prima dell’orario concordato, per una volta avrebbe condotto lui il gioco.

Dal citofono Marica gli aprì senza chiedere chi fosse, fece di corsa due rampe di scale, se la ritrovò sulla porta quasi nuda, solo un perizoma, una vestaglietta lasciata aperta da cui s’intravedeva l’avvenenza del suo corpo.

Non servì dirsi nulla; fu lei a spogliarlo, lanciando gli indumenti sul pavimento. Tempo un minuto si trovarono sul letto, Marica aprì un cassetto, arraffò la bustina di un preservativo, la aprì coi denti, lo mise in mano a Paolo.

Lui sopra, lei sotto, dominata. I polsi tra le sue mani, un paio di manette da cui non si sarebbe potuta liberare facilmente. Solo ogni tanto, Paolo, si tuffava in avanti per leccarla sulla faccia, affondarle la lingua in bocca e poi staccarsi di colpo. Per lui, a quel punto, tutto era una sfida, un gioco di potere. La morse sul collo, sulle labbra impastate di rossetto, più delicatamente sul seno. Voleva lasciarle addosso il segno del suo passaggio. Punirla per averlo provocato ed essersi messa tra lui e Carlotta.

Carlotta… non era il momento di pensare a lei, eppure ci stava pensando; mentre si scopava quella donna bellissima, ci stava pensando.

La bocca di Marica spalancata, gli occhi chiusi, i capelli scompigliati sul cuscino. Al primo orgasmo ringhiò come una tigre. Quello fu il momento giusto per discostarsi da lei, uscire momentaneamente di scena.

Lasciò Marica sul letto, l’affanno dentro al petto. Si diresse in bagno, acqua fresca sul viso, in bocca, dentifricio, l’indice come spazzolino. Si guardò allo specchio ˂˂sei pronta, tesoro? Ora ti faccio provare… così poi racconti anche la tua versione ai tuoi amichetti curiosi!˃˃.

Gli amici di Carlotta gli avevano fatto qualche battuta a riguardo della sua prestanza sessuale, la voce a quanto pare si era diffusa tra le amiche modelle e qualche fotografo; anche più in là, tra gli amici degli amici, assidui frequentatori del Belle Époque. Non era stato difficile capirlo, si davano certe occhiate quando lui passava o si metteva a sedere a un tavolo.

Paolo riempì il preservativo con la cremina magica, si voleva sorprendere, Marica non era che un mezzo per provarsi ancora una volta a quell’esperienza. Ancor più che con Carlotta, nessun coinvolgimento emotivo, nessuna promessa di rivedersi.

˂˂Ohi, ma ti sei dimenticato di me? O ti sei già arreso?˃˃. Le si mise dietro, e ...continua qui




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