La correlazione evidenziata dall’analisi dei dati delle Arpa congiunta ai numero dei contagiati: il Pm10 agirebbe da vettore del virus
Chiare evidenze tra Pm10 e diffusione dell'epidemia "Nessuna ipotesi fantasiosa", ribadiscono gli scienziati. "Il position paper che abbiamo pubblicato parte da evidenze scientifiche riportate in numerosi studi di letteratura in merito. Molte ricerche hanno messo in relazione la velocità di diffusione dei contagi virali con le concentrazioni di particolato atmosferico, che può costituire un efficace vettore per il trasporto, la diffusione e la proliferazione delle infezioni virali". La sottolineatura arriva da una nota congiunta di esperti e ricercatori della Società italiana di medicina ambientale (Sima), Università di Bari (UniBa) e di Bologna (UniBo), autori di un position paper pubblicato nei giorni scorsi, in cui si evidenzia "una correlazione tra la presenza di particolato atmosferico nell'aria e la diffusione del coronavirus in determinate aree del Paese".Cosa favorisce il Pm 10 in questo periodo di scarsa circolazione?
Gli allevamenti intensivi sono la seconda causa di inquinamento da “polveri fini” in Italia, responsabili dello smog più dell’industria e più di moto e auto. A dirlo Dataroom, la rubrica dell’ideatrice di Report, Milena Gabanelli, sul Corriere online, dando spazio ad una innovativa stima di Ispra. Secondo lo studio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, infatti, riscaldamento e allevamenti sono responsabili rispettivamente del 38% e del 15,1% del particolato PM 2,5 della penisola. In altre parole, lo stoccaggio degli animali nelle stalle e la gestione dei reflui inquina più di automobili e moto (9%) e più dell’industria (11,1%).
Non ci sono motivi particolari motivi perché nella nostra tavola o frigo ci debbano essere quantità illimitate di buste di insaccati, e quindi perché generare tutto questo? Continuano a dirci che una volta usciti da questa pandemia saremo migliori, eppure abbiamo visto come in Italia funzioni unicamente il protocollo, ma tutta la parte pratica, gestita da controllori e per cui i controllati diventino responsabili non sia per nulla efficiente. A partire dalle cariche istituite che senza capacità oggettive, spesso seguono comportamenti indicati da altri senza particolare cognizione di causa, senza mai avere davvero in pugno la situazione né gestire in modo scrupolo e preciso il sistema dei controlli, tutto viene demandato, basti vedere il semplice fatto che un foglio di auto dichiarazione è stato ristampato cinque volte prima di giungere forse alla definitiva composizione Quindi, ovviamente, se la rappresentanza politica è imprecisa, superficiale e poco capace ... come sarà il popolo???? Basta con tutti sti allevamenti intensivi, basta per favore, massacriamo la nostra cultura, la nostra tradizione, la nostra qualità ambientale, i nostri valori .... basta con questo inutile schifo
Nessun commento:
Posta un commento