martedì 4 novembre 2014

Ma tu? Cosa stai facendo davvero per chi sta peggio di te?! Machine Gun Preacher guardalo e stai male

Ispirato alla una storia vera di Sam Childers il film di Forster ci svela le mostruose verità di una delle tante guerre d'Africa dimenticate dai potenti, e più precisamente la ventunesima guerra civile in Sudan, per la quale sono morte già più di 500.000 persone e durante la quale 50.000 bambini sono stati rapiti dai guerriglieri per farne dei giovani soldati o peggio ancora, per venderli al mercato del sesso. Le atrocità di questo conflitto sono viste attraverso lo sguardo di Sam Childers, un Gerald Butler solido e imponente al punto giusto, ex galeotto e spacciatore, che convertito alla fede da una religiosissima moglie, decide di andare in Sudan per costruire un orfanotrofio per i bambini che le organizzazioni umanitarie riescono a salvare. Resterà sconvolto da una realtà che nessun telegiornale può rendere appieno, e quella che inizialmente è una missione  si trasformerà quasi in un'ossessione, facendogli talvolta passare i limiti, dimenticando i bisogni della propria famiglia. L'onestà del film è il suo punto di forza, Childers non  viene mai rappresentato con indulgenza o enfasi, le sue prediche sono talvolta provocatorie e sbilenche, ma difficile non sentirsi vicini alle sue scelte anche estreme di imbracciare il mitra e sfidare il capo dei ribelli sul suo stesso terreno  quando si tratta di salvare dei bambini. Le immagini reali in chiusura del film danno ancora più valore ad una pellicola d'azione e di sostanza che ci costringe ad aprire gli occhi su una di quelle barbarie che l'Occidente ignora da troppo tempo.

Pensi davvero che basta nascondersi dietro la figura di un creatore per sentirsi a posto con la coscienza, perché non cominci davvero ad aprire gli occhi e vedere quello che succede?!
Perché non cerchi di dare qualcosa di diverso rispetto al semplice gesto di beneficienza che serve a restituire qualcosa a se stessi

Sam lo ha capito che ci sono infinite vie per arrivarci anche quella della violenza se il fine porta al rispetto della giustizia e della considerazione umana, a prescindere da una fede che rispecchi un valore religioso, ma che  determina un concreto aiuto a chi non ha nessuno a cui affidarsi.
Tu che sei lì in attesa, di passare vent'anni per arrivare al culmine e vivi da decenni sempre le stesse situazioni, ancora tra pannolini e biberon, stavolta dei nipoti...
Ce ne sono tanti altri di bambini che non solo non hanno nulla di cui cibarsi, ma devono difendersi in continuazione da malattie, persecuzioni, violenze di ogni genere, schiavismo e tantissimo altro schifo!
Tu prendi un aereo ed aiuta concretamente tutte quelle persone che già stanno cercando di ridare dignità umana a questi uomini, nel loro paese, senza costringerli a farli scappare, come dei topi nelle fogne. su barcarole che sprofondano in mezzo al mare dimenticate da TUTTI

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