lunedì 23 settembre 2013

Olga suggerisce alle donne di usare il cervello, ma lei intanto ha usato ogni .....

“L’intimo Triumph accompagna le proprie clienti in ogni momento della loro vita, a seconda delle loro esigenze – spiega Olga Iarussi, AD di Triupmh – e per questa ragione le linee prodotto si estendono molto (dalla linea Body Make-up, la lingerie confortevole e “invisibile” per tutti i giorni, alla collezione Shape Sensation che modella la figura fino ad arrivare al beachwear e all’nightwear). Il nostro successo è stato costruito proprio sulla vicinanza alle nostre consumatrici e in quest’ottica va anche il piano di sviluppo della nostra rete monomarca che abbiamo pianificato per i prossimi due anni."

D'accordo questo secondo Olga vuol dire usare il cervello e colpire i punti deboli maschili, anche se tratta un prodotto destinato ad un pubblico femminile...ma lei ovviamente parla di affari...come conferma nell'intervista che di seguito riporto:
Oggi è amministratore delegato di Triumph. Da dove è iniziato tutto?

Dall'Abruzzo dove mia nonna mi aveva preparato ad un futuro da perfetta casalinga sono scappata, andando a Roma, la mia ambizione di successo era smisurata.
Ho fatto il liceo scientifico con profitto mediocre ( per cui l'idea era quella di cogliere l'opportunità con ogni mezzo e non di guadagnarsela con merito )
Anche se non mi piaceva studiare ho preso due lauree ( ma come hai fatto se non studiavi...verrebbe da pensare che stavi molto simpatica ai professori...sai a pensar male tante volte.... )
Non potevo solo studiare dovevo pensare anche a lavorare e guadagnare... ( mah )

Ed è andata così?
A 23 anni vengo assunta in un'azienda vicino a Frosinone che costruiva cinescopi ( a 23 anni??!!! Degli studi lampo i suoi...due lauree in appena 4-5 anni???!! )
Il primo giorno la doccia fredda, vado vestita di tutto puntoda top-manager e la prima cosa che il capo mi chiede è: "preparami un caffè ".  Quell'episodio mi ha segnato ed insegnato, ho compreso che ci vuole anche umiltà per arrivare, ed ho resistito... ( caspita per ben sei mesi durante i quali aveva così tanto da fare che si è potuta guardare in giro e scegliere tranquillamente  un altro lavoro )

Ho iniziato a fare la venditrice porta a porta per P&G ( prodotti per la casa da vendere a casalinghe) ho sofferto e pianto per le pugnalate ricevuteOlga non è un tantinello esagerato per qualche ordine fregato ? ) ma riuscivo a staccare la spina portando a spasso il cane ( insomma non è che ti spaccavi propriamente la schiena se avevi tempo di fare passeggiate al parco con il cane o sbaglio ?)
Ma sapevo che questa gavetta mi sarebbe servita per crescere

Ed ha tenuto duro?

( cosa? ) Si infatti ho chiesto di andare in Europa dell'est, ( anche se non specifica a fare cosa ), ci sono stata 4 anni, lasciando tutto alle spalle, famiglia e compagno, ma l'ambizione di farcela era più forte. Poi dopo sono stata due anni a Ginevra ( bella differenza di money tra le due piazze )

Ma il suo compagno l'ha aspettata?
Gli uomini ti amano pe quello che sei e ti lasciano per lo stesso motivo ( )

Quindi dirigente a trent'anni quali scogli ha dovuto superare ?

La femminilità è sicuramente un'arma in più, ma se usata con lucidità  ( in pratica se la fai diventare moneta di scambio e non solo valore aggiunto...è questo il significato ? )
L'uomo nelle trattative abbassa le difese, e si può usare questa arma, appunto la femminilità - in pratica lasciando intuire che vi è disponibilità ma che questa ha un prezzo - però poi aggiunge che non è il corpo questa arma...quindi? cosa? Un po' tipo quella un po' meno bella che però si fa tutti i ragazzi della scuola, perchè è...tro.. nel senso di troppo brava e particolarmente disinvolta?

Poi aggiunge... i veri scogli sono altri, uno su tutti la maternità...Ho avuto tre figlie quando sono passata in Heinz a 32 anni ( ma se a 29 anni è stata lasciata dal compagno abbandonato in italia con chi li ha fatti 3 figli in 3 anni? oppure è stato un trigemellare ? )

Abitavo a Milano e mi son dovuta organizzare bene trovando una tata bravissima, che è con me da più di dieci anni ( certo ma scommetto che i figli chiamano lei Mamma )
Ed è quello il difficile, quando diventi mamma ti trattano come un rischio per l'azienda, ho dovuto lottare contro una mentalità maschilista che non accettava la mia possibile debolezza, ho dovuto fare dei compromessi, e rinunciare a correre a casa se mia figlia mi chiamava dicendo che stava male ed aveva la febbre ( a me  pare che tu abbia rinunciato al ruolo genitoriale per far vincere quello lavorativo non mi sembra che questo sia legato alla diffidenza e scetticismo del genere maschile...cara Olga )

Alle giovani donne che consiglio vuole dare?
 Di usare il cervello e di metterci impegno e serietà...- Mi scusi Olga, ma di non farsi una famiglia se non la si vuole  seguire? Di non usare unicamente gli uomini per raggiungere i propri scopi?

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