Un'altra notte sopra e sotto il sagrato di piazza San Lorenzo. L'ultima probabilmente, quella del Movimento di lotta per la casa: le venti e passa tende montate nel fine settimana oggi non ci saranno più. Ma la protesta "contro l'articolo 5 del Piano casa di Renzi continua", spiega Lorenzo Bargellini. Contro l'articolo che prevede il taglio dell'acqua, della luce e del gas nelle case occupate - "un articolo che è solo una vendetta" secondo Bargellini - il Movimento di lotta si mobiliterà ancora. Non con le tende ma con altre iniziative, fino a "contestare il comizio finale di Renzi". Quello in calendario per venerdì alle 21 in piazza Signoria, per la chiusura della campagna. Già prima di venerdì però il Movimento per la casa intende farsi sentire, prendendo al balzo l'occasione del "ritorno di Renzi a Firenze", dice ancora Bargellini. D'altra parte neppure Dario Nardella, vicesindaco reggente e candidato sindaco del centrosinistra, si è per il momento espresso, pro o contro, sull'articolo tanto contestato dal Movimento.
d'altra parte qui l'emergenza casa picchia duro: 18 stabili occupati, più una cinquantina di appartamenti abitati da anni, per lo più alloggi popolari del Comune. "Si tratta di 1.500 persone - fa i conti Bargellini - e sul Piano casa di Renzi non intendiamo proprio mollare".
Quindi fondamentalmente le ragioni di questo Movimento sarebbero quelle di occupare un appartamento che non è di loro proprietà e non pagarne l’affitto e i consumi?! Per cui diciamo che questo movimento potrebbe essere esteso agli altri affittuari che non possono più pagare l’affitto…
Il movimento per le case vuol dire questo? Allora facciamo un movimento per occupare le case, così cazzo non paga più nessuno, non la logica non fa una piega, e bravi! Ma bravi, proprio bravi…
L’associazione Diritti per tutti ha annunciato nuove azioni dimostrative nei prossimi giorni. Lunedì 19 maggio alle ore 9,45 ha convocato una conferenza con la stampa per denunciare quella che gli attivisti definiscono “una situazione di grave degrado, speculazione e miseria a pochi passi dal centro città”.
“In via Monte Ortigara nr 35 a Brescia -scrivono gli attivisti – dove una potente holding, la MAEL SPA facente capo al noto avvocato Lino Gervasoni intende gettare in strada una famiglia
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