Devo ammetterlo, mi è sembrato proprio strano, quasi
surreale, vedere Carlos Alcaraz sul palco della premiazione dopo aver
vinto il Roland Garros. Un successo di tale portata, strappato dalle mani
di Jannik Sinner dopo aver affrontato ben tre match point sul proprio servizio e aver visto Sinner servire per il match sul 5-4. Ci si
aspetterebbe un'esplosione di gioia, un volto raggiante e arrossato
dall'emozione. Invece, era pallido, bianco come un lenzuolo, e le sue
parole, prive di enfasi, quasi monotone, mi hanno lasciato perplesso.
E poi la partita, un vero ottovolante emotivo e fisico.
Quei momenti di elasticità e muscolarità inaudita, quasi soprannaturale,
che nemmeno il miglior Djokovic avrebbe potuto sfoggiare, soprattutto nelle
ultime due ore di gioco, rendono il tutto ancora più inspiegabile. Eppure, a
fasi alterne, Alcaraz si muoveva in ritardo sulla palla, scomposto, come se non
fosse pienamente presente. Queste montagne russe sono ormai una
costante nel suo gioco e, sinceramente, non si riesce a capire da cosa
dipendano. È un aspetto che rende le sue vittorie ancora più enigmatiche.
Dall'altra parte, Jannik Sinner ha mostrato ancora
una volta una solidità impressionante, quasi granitica, fino a quei
maledetti tre match point. Poi, la caduta. Un copione già visto, purtroppo, in
occasioni passate contro giocatori come Tiafoe o Rune, dove match praticamente
chiusi gli sono scivolati dalle mani. È una fragilità riemersa, un po'
come quella che lo attanagliava contro Medvedev prima che riuscisse a
sbloccarla e a liberarsi di quella pressione. Mi auguro, con tutto il cuore,
che non si ripeta la stessa storia con Alcaraz. Che questa sconfitta non
diventi un blocco psicologico, ma un trampolino di lancio per superare anche
questo ostacolo.
Insomma, questo Roland Garros ci ha lasciato con più
interrogativi che risposte. La vittoria di Alcaraz, per quanto meritata sul
campo, ha un qualcosa di irrisolto, mentre la sconfitta di Sinner, per quanto
dolorosa, ci ricorda che c'è ancora un ultimo tassello da aggiungere alla sua
già straordinaria crescita. Sarà interessante vedere come si evolveranno questi
due campioni nei prossimi mesi.

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