mercoledì 13 novembre 2024

L’evoluzione del mercato grigio nella moda di lusso e il suo impatto sull’industria - Gucci in calo dell'85%

L’anno scorso, quando ancora la marcia trionfale della crescita della moda proseguiva più forte a ogni trimestre, uno dei segreti più nascosti del settore era venuto a galla: quello dei mercati grigi. Il network semi-sommerso di prodotti legittimi distribuiti attraverso canali non autorizzati o dai grossisti multi-brand o dai produttori originali, spesso venduti a prezzi più bassi del 15% o del 35% rispetto a quelli previsti per il mercato di riferimento. Abbiamo parlato con due consulenti digitali che lavorano con numerosi brand e piattaforme su cosa fosse cambiato all’interno dei meccanismi del mercato parallelo: «Oggi il mercato grigio è cambiato perché sono cambiate le richieste dei grossisti. Il prodotto viene venduto direttamente ai clienti attraverso i canali digitali. I marketplace oggi rappresentano il nuovo parallelo», spiegano gli esperti




Direi che dopo il mercato dell'auto che è in forte contrazione pure quello della moda rischia un forte decremento delle vendite, oppure in questo caso, è solo un cambio delle distribuzione?

Questa forte contrazione sta determinando uno sviluppo per una forma di consumismo meno compulsiva oppure come è già successo nel mercato alimentare, la sovraproduzione che incentiva le costanti offerte online?

https://www.nssmag.com/it/fashion/38750/crisi-mercato-parallelo-lusso

8 commenti:

Anonimo ha detto...



Le politiche del lavoro in Italia non seguono la realtà, Si finge che ci sia un tasso di crescita dell'occupazione, ma in realtà è il lavoro sottopagato degli immigrati che contribuisce a crearlo, e questo grazie a sindacati e giudici collusi. Inoltre c'è una classe di mezzo, 25-40, che non ha capacità e competenze, ovviamente anche dovuto all'inesperienza lavorativa. Per cui, i vecchi e i pensionandi, diventano sempre più richiesti e necessari.


Herbert1 ha detto...

ci sono tanti settori del lusso che vivono del grigio, in alcuni casi è necessario e non è un problema legato alla distribuzione

poisonsnake ha detto...

Lavoro proprio in questo settore. Si sapeva ci sarebbe stata questa contrazione anche perchè dopo il boom post COVID, il mercato è andato parecchio al rilento. Girano meno soldi, e quelli vengono usati per atri tipi di beni. Tutti i mercati sono in contrazione in Europa... ed in Asia. Per ora regge un po' il mercato nordamericano

bokotaj ha detto...

Probabilmente ho una visione diversa di questi mercati. Ma in questi mercati "grigi" esiste autenticità di prodotto? La maggiorparte dei prodotti di marchi di lusso che vedo sono falsi, e ho sempre dato per scontato che nei mercati "grigi" si commerciassero in maggioranza prodotti contraffatti. Pensavo quindi che il "vero" mercato della moda stesse completamente da un'altra parte, con un altro pubblico.

Anonimo ha detto...

penso che bisognerebbe ripensare a tutti i mercati, non solo a questo. C'è troppa produzione, in ogni settore, che serve solamente a giustificare recuperi sui numeri, a fronte anche di un realizzo fittizio

Ochetto ha detto...

il mondo del lavoro deve tornare in mano a chi lo ha gestito in questi decenni, di lotta di classi sociali, creando i presupposti per un reddito in linea con tutti paesi europei. Grazie alla sinistra echi ha da sempre sostenuto le rivendicazioni, senza mai attingere ad ammortizzatori, possiamo competere. Ci vogliono più menti di sinistra per far ripartire il paese, perchè usano la parola rendendola fatti, a differenza delal destra

Cerasa ha detto...

Infatt adesso si chiede di fare figli e non si considera i grandi risultati delle piccole o medie imprese rispetto alle grandi e ci si lamenta di una crisi di consumi. Ovviamente se non fai crescere le classi salariali ti ritrovi ad un immobilismo economico. Quindi cerchiamo di trovare le soluzioni senza attingere alla tetta della mamma, rifugiandoci, costantemente negli aiuti di stato. Perchè è facile dire cosa non va, molto più difficile mettere in pratica le azioni politiche atte ad ottenere risultati

Anonimo ha detto...



Il problema principale è un settore manageriale che pensa solo sul breve e se ne frega del largo raggio.