martedì 1 ottobre 2024

Italiani, perchè siamo così?? Sempre nell'attesa di distruggere piuttosto che valorizzare









Davvero, non lo capisco il sentimento che contraddistingue il Popolo Italiano, anche se la storia ci ha insegnato che è proprio la sua indole a renderlo così

Creare per poi distruggere, basta vedere quello che è successo con Il Sacro Romano Impero


Però, cavolo, non è giunto il momento di cambiare? Con tutta la qualità che abbiamo, ad ogni livello, in ogni settore, non so cosa ci guidi, ma siamo creatori, inventori, abbiamo l'intuito e la lucida capacità di vedere le cose un po' prima degli altri

Sappiamo creare il bello, siamo capaci di trovare gli scopi pratici, con molteplici invenzioni, per ottenere i migliori vantaggi dalle cose


E allora perché???

Perché non facciamo come i francesi? Perché ai massimi vertici mondiali ci devono essere tutti marchi francesi - Rolex - Hermes - Cartier e via dicendo, e l'unico italiano Gucci , è di proprietà francese???

Perché?

Perché adesso abbiamo il tennista numero uno del mondo ed appena aveva perso due partite e non partecipato alla Davis, oppure alle Olimpiade, etichettato da molti "italiani" come un disertore della patria, uno che pensava solo ai suoi interessi

Perché  abbiamo la migliore moto del mondo la Ducati, e adesso, mettiamo da parte il nostro re Pecco, per fare sedere su quella stessa sella uno spagnolo, e per giunta antipatico, come Marc Marquez???

Perché abbiamo la macchina più bella ed affascinante di tutta la Formula1, sinonimo di potenza da oltre un mezzo secolo, e la mettiamo in mani a tecnici ed ingegneri stranieri? Che, inoltre, non sono nemmeno i migliori ?


Perché abbiamo i migliori cervelli e nella chimica e li lasciamo andare all'estero per qualche spicciolo in più ?

Penso che dovremmo invertire totalmente il nostro modo di essere e pensare, cominciare a credere nei nostri marchi, nel nostro essere Italia, e non cercare sempre di buttare giù dalla torre i nostri eroi

Dobbiamo fare come Breton nel 2007

Breton voleva che la Francia fosse il primo paese a progredire nello sviluppo del suo patrimonio immateriale. Così nel marzo 2007 ha affidato a Maurice Lévy e Jean-Pierre Jouyet un rapporto sull'economia dell'immateriale con l'obiettivo di creare un'agenzia per valorizzare i beni immateriali dello stato (uso dell'immagine, marchi, ecc.). Questa agenzia, unica nel suo genere, è stata costituita il 23 aprile 2007. Questo patrimonio immateriale è stato registrato come 10 miliardi di euro di attività nel rapporto annuale dello stato nel 2010.




2 commenti:

elcoche ha detto...

Sembra un po' come se a generare qualsiasi tipo di giudizio, sia sempre l'invidia per non avere quello che sta dimostrando di ottenere quella persona, con qualità e capacità. Come se il fatto di non essere capaci o non avere voglia di lavorare e di impegnarsi per ottenere un risultato, che poi diventa lustro per un'intera nazione, sia insignificante per queste persone, che al contrario, non essendo loro protagoniste, hanno necessità di denigrare, per sentirsi meglio e giustificare l'inettitudine

Anonimo ha detto...

e non hai detto del cibo e vino