giovedì 8 gennaio 2015

Je suis Charlie - Ma se mi metto contro una minoranza devo tenere conto delle conseguenze

Quello che è successo ai giornalisti francesi non lo giustifico, ma il punto di discussione dovrebbe volgere in altro senso...
Il fatto è che quando mi schiero apertamente contro un sistema in minoranza, criticandolo e ridicolizzando in continuazione dinanzi all'opinione pubblica devo mettere in conto che la reazione conseguente è la stessa che identifica il sistema stesso attraverso azioni violente tipiche di chi è perseguitato e si sente vittima.

Sarà capitato a parecchi, durante il periodo scolastico, di essere presi in giro in continuazione per qualche difetto o per dei comportamenti familiari o personali diversi rispetto a ciò ch'era considerato "norma" , ebbene la naturale conseguenza di questo è spesso coincisa con la vendetta, a sangue freddo o caldo che sia

Questa è la naturale reazione di chi si sente un perseguitato, non è detto che sia l'unica ma è quella più immediata ed è anche la più facile
Ora una volta che sei stato colpito da questa reazione, servirebbe una maggiore lucidità e attingere dalla propria coscienza morale e intellettuale per comprendere di avere sbagliato e non alimentare maggiormente il banale seme della violenza.

Ammiro il popolo francese per la loro capacità di cercare sempre la qualità nel proprio modo di vivere, li disprezzo per il modo in cui lo fanno risaltare nei confronti di chiunque non sia come loro ... dovrebbero cercare di maturare in questo senso, ed aprire la propria mentalità e non solo imporla.

Le guerre e le violenze sono figlie unicamente dei limiti che il materialismo gretto c'impone in continuazione...ma noi siamo soprattutto Anima e poi Corpo ... e quello che conta più di ogni altra cosa è che poi torneremo SPIRITO