Il mondo moderno industrializzato minaccia l’ambiente naturale in più e più modi. Di queste minacce, e di come porvi rimedio, si discute con passione da anni in vari ambiti. Il primo punto è quello di ridurre il consumo di carne e di conseguenza la produzione.
L’allevamento su vasta scala, sia di tipo intensivo (in grosse stalle senza terra dove gli animali sono stipati, come accade in Italia), sia di tipo estensivo (i grandi ranch degli Stati Uniti, o i pascoli nei paesi del Sud del mondo) é chiaramente insostenibile dal punto di vista ecologico, va fermato, e l'unico modo per farlo è quello di diminuire la richiesta. Non abbiamo bisogno di mangiare carne per 7 giorni alla settimana, ed anzi sarebbe meglio ridurlo a due, integrando con altri alimenti. Quindi l'unico modo concreto chee abbiamo è quello di diminuire il consumo e di conseguenza verrà bloccata la produzione, tornando a far respirare la terra, dato che la metà delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare cereali, semi oleosi, foraggi, proteaginose, destinati agli animali, e migliorando l'aria senza più l'emissione di queste enormi quantità di gas.
pensate con un semplice gesto, quello di consumare meno carne, potremmo eleminare l'enorme uso di prodotti chimici dove per l’agricoltura nei paesi più “sviluppati” è evidente dai dati statistici: in Germania, Giappone, Gran Bretagna, se ne usano più˘ di 300 kg per ettaro, in Italia 104, mentre i consumi scendono a 35 in Cina, a 22 in Messico, a 7 in Bangladesh e a 1 in Nigeria.
I prodotti chimici comprendono fertilizzanti, pesticidi (che uccidono gli insetti nocivi per le colture) ed erbicidi (che uccidono le piante nocive): tutti inquinano il suolo, l’acqua e il cibo stesso. Dal 1945 ad oggi il consumo di pesticidi E’ decuplicato, mentre i danni provocati dagli insetti alle colture E’ raddoppiato.
Si potrebbe diminuire il consumo di acqua, Il 70% dell’acqua utilizzata sul pianeta é consumato dalla zootecnia e dall’agricoltura (i cui prodotti servono per la maggior parte a nutrire gli animali d’allevamento). Quasi la metà dell’acqua consumata negli Stati Uniti è destinata alle coltivazioni di alimenti per il bestiame.
Gli allevamenti consumano una quantità d’acqua molto maggiore di quella necessaria per coltivare soia, cereali, o verdure per il consumo diretto umano. Dobbiamo sommare, infatti, l’acqua impiegata nelle coltivazioni, che avvengono in gran parte su terre irrigate, l’acqua necessaria ad abbeverare gli animali e l’acqua per pulire le stalle.
Una vacca da latte beve 200 litri di acqua al giorno, 50 litri un bovino o un cavallo, 20 litri un maiale e circa 10 una pecora.
Si potrebbero eliminare tutti gli scarti, deiezioni, di scarso contenuto organico.
In Italia, ad esempio, gli animali da allevamento producono annualmente circa 19 milioni di tonnellate di deiezioni a scarso contenuto organico, che non possono essere usate come fertilizzante. Attualmente, lo smaltimento di questi liquami avviene per spandimento sul terreno, il che provoca un grave problema di inquinamento da sostanze azotate, che causa inquinamento nelle falde acquifere, nei corsi d’acqua di superficie, nonché eutrofizzazione nei mari.
Anche i farmaci somministrati agli animali possono passare nell’ambiente con i reflui e residuare nei suoli, nei vegetali, nelle acque e quindi negli alimenti di cui si ciba l’uomo, come le verdure o il pesce.
Calcolando il carico equivalente, ovvero trasformando il numero di animali in quello equivalente di popolazione umana che produrrebbe lo stesso livello di inquinamento da deiezioni, in totale, in Italia, gli animali equivalgono ad una popolazione aggiuntiva di 137 milioni di cittadini, cioé più del doppio del totale della popolazione.
LE RIPERCUSSIONI SUL CLIMA
La cosa paradossale che il disboscamento operato per far posto agli allevamenti di bovini destinati a fornire proteine animali all’Occidente ha distrutto in pochi anni milioni di ettari di foresta pluviale. Cioè in pratica per fa mangiare gli animali in modo intensivo, creando una produzione eccessiva che secca la terra e la riempie di scorie inquinanti, roviniamo completamente le foreste che sono il polmone del pianeta
BISOGNA FARE QUALCOSA, non hai bisogno di mangiare in continuazione carne, tra l'altro ti fa anche male e continui a fare del male a tutto ciò che ti circonda!
Riduci il consumo ad un max di 2 gg alla settimana, starai meglio tu e staremo meglio tutti quanti.
Ti fai del bene e fai del bene
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