giovedì 5 settembre 2013

I giovani si perdono nelle Zone Umide del sesso confondendo la praticità con lo squallore

Questa è regressione non evoluzione

Scandalo a Locarno per «Zone Umide»
E Facebook rimuove il trailer

Contenuti espliciti per il film tedesco. E l'anteprima viene rimossa dai social network

LA TRAMA - Oggi a Locarno la prima mondiale col regista David Wnendt e il cast presente e curioso delle reazioni: all’anteprima la stampa si è divisa tra cui giudica l’operazione disgustosa e chi invece ne vede anche i lati comico grotteschi o psicanalitici. La protagonista è una giovane ticinese di timido aspetto, carina ma non provocante né provocatoria, Carla Juri, che ha difeso la psicologia malata di questa eroina adolescente che, non solo per colpa di genitori ignavi, divisi e poco intuitivi, si sente rifiutata dalla società e si butta nel sesso con varie e folkloristiche patologie, partendo da un disturbo emorroidale che diventa il baricentro della storia anche nelle sue dimensioni più sgradevoli e sanguinolente, compresa una vistosa emorragia.( il sesso parificato a fisiologici bisogni corporali...qui non si tratta di sdoganare tabù, ma di rendere il tutto privo di qualsiasi emozione naturale e spontanea)
Se alla fine arriva pure un principe azzurro ( anche il colpo di fulmine trattato con spregio, con cinica ironia ) sotto le vesti bianche di un infermiere, il film si concentra sugli incubi e sulle prestazioni circensi della instancabile protagonista Helen che definire un’adolescente anticonformista è decisamente poco: l’attrice dice che vive una profonda crisi esistenziale e che bisogna capirla. Il produttore dice che è ora di guardare anche dietro le porte della stanza da bagno. Altri aggiungono che le secrezioni sono uguali per uomini e donne. Chi vuole sapere cosa accade, oltre ad attendere l’uscita italiana (il libro è già in commercio ma certo non ha avuto il successo delle ben note e colorate “Sfumature” erotiche) potrà intanto prepararsi sulle seguenti performances: scambio di tampax usati con un’amica in un gabinetto pubblico di rara immondizia; il taglio anale che non fa bene al disturbo di cui sopra (il padre, poverino, porta un ciambellone convinto che basti…), la masturbazione di un ragazzo trattenendo il seme in mano fino a che non si asciuga e si può assaggiare dalle dita come una nutriente leccornia; il sogno di una pizza su cui alcuni uomini non di primo pelo, gareggiando, eiaculano in cerchio e gruppo, come una Margherita con mozzarella forse Bio.
Questo non è essere più evoluti rispetto alle precedenti generazioni semplicemente più squallidi.
Quando si parla di ragazzini che usano le nuove tecnologie spesso per venire a conoscenza dello squallido mondo pornografico che alberga nel web, non bisogna farlo con rispetto o stima per la loro capacità e velocità e soprattutto intuizione d'uso...al contrario bisognerebbe fargli comprendere che non è attraverso lo scambio di immagini osè che l'uomo si evolve bensì attraverso la continua conoscenza degli svariati argomenti che la vita ci propone ogni giorno...

I giovani devono evolversi e usare le tecnologie per fare scoperte, per trovare soluzioni di contigenza tra la natura terrena dell'uomo e quella spirituale e non rinchiudersi in squallidi ghetti sessuali

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