martedì 20 novembre 2012

Per forza che poi facciamo le figure di merda...noi non siamo questo...povera Katya...però adesso restituisci i soldi



Per forza che poi facciamo le figure di merda...noi non siamo questo...povera Katya:

Katia Ricciarelli si dimentica l'inno di Mameli: fischi all'Olimpico







E poi per favore basta con questa mancanza d’identità…e che cacchio... non ho mai sentito un americano dire: “ ed ora stappiamoci una bella bottiglia di chinotto!” oppure sentito di un francese che invece di giocare a rugby dalle superiori sino all'università va a giocare  a calcio all’oratorio.
Perché bisogna svendere la nostra tradizione? Perché bisogna alimentare un desiderio insano e forzato verso manifestazioni che non ci appartengono?
Nessuno a febbraio negli Stati Uniti festeggia il carnevale perché mai dovremmo farlo noi con Halloween?
Nessun ragazzo in Italia si ritrova per fare le partite di rugby, bensì calcio o calcetto, che piaccia oppure no, questa è una nostra tradizione, come le partite a carte bevendo chinotto o cedrata, perché dobbiamo dimenticare quello che siamo in virtù di quello che sono gli altri?

Certo il mondo sta cambiando, non siamo gli unici a festeggiare una ricorrenza anglosassone che non ci appartiene, però adesso manifestare tutta questa enfasi verso una cultura sportiva che non è nel nostro DNA come quella del rugby mi sembra un tantinello esagerato.

Non a caso parecchi dei giocatori della nazionale italiana di rugby, non sono italiani e non giocano nel campionato italiano…un motivo ci sarà no?

Ecco si può tranquillamente accedere e manifestare verso qualsiasi forma di aggregazione sportiva o no, ma ricordiamoci comunque chi siamo e da dove veniamo, e non svendiamoci sempre al miglior offerente in base a quelle che sono le leggi attuali del mercato, manteniamo un minimo di unione e identità

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