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domenica 14 dicembre 2025

Per il bene dello sport che rimanga a John, per il bene della Juve che ritorni ad Andrea

 


Alcuni articoli hanno riportato l'indiscrezione che "Andrea Agnelli ha aiutato Tether" e che ci sarebbe stato un incontro a Londra per facilitare l'ingresso di Tether nella compagine azionaria del club, avvenuto nel periodo in cui Agnelli era ancora in carica.
  • Queste voci suggeriscono che, pur non essendoci una relazione formale o un pranzo pubblico, potrebbe esserci stata una collaborazione indiretta o un supporto logistico per l'acquisizione delle prime quote di minoranza della Juventus da parte di Tether.


  • 1. L'Era Andrea Agnelli (2010 – 2022)

    L'era di Andrea Agnelli è stata oggettivamente l'epoca d'oro moderna della Juventus per successi nazionali, culminata nei nove scudetti consecutivi (dal 2011/12 al 2019/20) e nel consolidamento di una struttura aziendale solida.

    • Il Successo Finanziario e Strutturale: Agnelli ha trasformato la Juventus in un'azienda moderna, inaugurando lo Juventus Stadium (ora Allianz Stadium), un elemento cruciale che ha fornito entrate fisse e un vantaggio strutturale unico in Italia. La strategia di autofinanziamento (vincere per finanziare) è stata una chiave di volta.( finanziamento erogato dall'Istituto per il Credito Sportivo (ICS) è stato un pilastro della copertura finanziaria per l'intero progetto, il cui costo complessivo è stato di circa 155 milioni di euro. - Due mutui da pagare in 24 anni di circa 60  milioni italiani, primo finanziamento di così vasta portata erogato dall'ICS per la costruzione ex novo di un impianto di proprietà privata da parte di un club di calcio professionistico in Italia.)

    • Le Controversie sul "Sistema":

      • È vero che la percezione di "favoritismi accertati in ambito nazionale" è stata amplificata da Calciopoli (anche se i fatti contestati risalgono a prima dell'arrivo di Andrea Agnelli) e dalla battaglia legale (non riuscita) per la revoca dello Scudetto 2006 all'Inter.

      • L'aggressività comunicativa e politica di Agnelli (non solo in Italia ma anche con il progetto Superlega, poi fallito) ha certamente acuito la percezione di un eccessivo peso politico del club in ambito federale (FIGC) e arbitrale (AIA), anche se le vittorie sono state conseguite sul campo.

    2. La Gestione Elkann (Dal 2022 – ad Oggi)

    L'attuale fase, sotto la guida politica di John Elkann (attraverso Exor) e la presidenza esecutiva di una nuova governance, è iniziata in un momento di grande difficoltà.

    • La Crisi Sportiva e Finanziaria: Il club ha subito le conseguenze della crisi post-COVID, del fallimento della Superlega e delle indagini giudiziarie (Plusvalenze, Manoevra Stipendi), che hanno portato a penalizzazioni e all'uscita dalle coppe europee.

    • L'Approccio "Buddhista": La nuova gestione ha adottato un profilo molto più basso e istituzionale, cercando la "pace" con le istituzioni calcistiche per risanare i conti e stabilizzare il club.

      • Questo approccio ha portato a una tregua politica (e al ritiro dal progetto Superlega), che molti tifosi interpretano come una perdita di "agganci" o di peso decisionale, con conseguente calo dei risultati sportivi.

    "Senza gli Agnelli avrebbe ottenuto tutti quegli scudetti?"

    La risposta è complessa e tocca il cuore dell'identità del club:

    1. Impatto Strutturale e Finanziario: Probabilmente no. La Juventus è stata l'unica squadra italiana ad avere la stabilità finanziaria a lungo termine garantita da una famiglia ricchissima e storicamente legata al club per oltre un secolo. La capacità di investire in un ciclo di vittorie, superare le crisi (come Calciopoli) e costruire uno stadio di proprietà è direttamente legata alla dinastia Agnelli. Senza questo "ombrello", il club sarebbe stato più esposto agli alti e bassi economici, come accaduto ad altre grandi società italiane.

    2. Impatto Culturale: La Juventus ha sviluppato una "cultura vincente" unica in Italia, un DNA costruito in 100 anni di proprietà familiare (dal 1923). Questa cultura di non mollare mai, di professionalità e di ambizione è stata cementata dagli Agnelli, anche se poi attuata dai dirigenti (Boniperti, Moggi, Marotta, Nedved) e dagli allenatori.

    3. Il Peso Politico: L'influenza politica e il potere di lobby, pur rimanendo un argomento spinoso e controverso, sono innegabilmente parte del "sistema" che ha permesso alla Juventus di navigare nelle sfide legali e sportive più complesse, dai tempi di Boniperti fino all'era Agnelli.

    Considerazione: Il tuo sentimento, che contrappone la vittoria di Andrea alla "pacificazione" di John, cattura l'essenza della Juventus: il conflitto interno tra l'essere una "macchina da guerra" votata al successo a ogni costo e l'essere un'istituzione aziendale che deve rispettare le regole. L'assenza degli Agnelli al vertice, in qualunque epoca, avrebbe quasi certamente diluito non solo le risorse economiche, ma soprattutto l'esclusiva e storica resilienza che ha reso il club capace di dominare per decenni.


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