martedì 8 ottobre 2013

Pronto Soccorso San Carlo - e già capisci perchè le cose non funzionano

In questi giorni per un banale incidente domestico mi è capitato di recarmi in un vicino pronto soccorso, abito a Milano, in zona sud, e sono andato al San Carlo.
Ho avuto un problema con il ginocchio e pensavo di poter chiedere il loro aiuto per farmi una risonanza.
Ebbene, premesso ciò, entro in quest'ospedale, all'accetazione c'è una donna che sta parlando al telefono, aspetto un po' che abbia finito, presumo stai parlando di fatti privati, dato che parla in tono confidenziale, ma ciò non è un problema, aspetto.
Ecco, finito si rivolge a me, le spiego l'accaduto, prende il tesserino e mi stampa un numero, con scritto sotto codice verde.
Entro in sala d'attesa pazienti, e vedo due persone sedute, leggo il tabellone luminoso, ci sono solo due persone in attesa, con codice verde, prima di me...e quattro che sono in trattamento...
Mi dico : "dai è andata bene, in un'oretta e mezza, massimo due, ce la dovremmo cavare..." , si perchè da esperienze precedenti so che in Italia funziona così, i tempi di attesa in un pronto soccorso sono di una lunghezza spaventosa.

Iniziano a passare i minuti, e la sala si riempie, quelli in attesa continuano ad aumentare, siamo arrivati a 6, mentre quelli in trattamento rimangono sempre gli stessi...ma com'è possibile? C'è uno che risulta essere entrato il giorno prima alle 18:54, che ha una radiografia in corso....( 12 ore di laser...ma chi è IRON_MAN???!!!)

E poi la svolta, arriva il primo codice giallo, entra, cinque minuti, e viene portato in reparto.
E' passata un'ora dei numeri VERDE, non è stato fatto nemmeno uno, mentre da due che eravamo, siamo diventati 8 in attesa, c'è uno che ha un dito sanguinante e gonfio...gli hanno dato del ghiaccio...
Ma come puoi farlo aspettare così tanto, dovresti medicarlo e bendarlo subito, non è al pari degli altri codice verde, ha un dito che gli pulsa sangue cazzo, non puoi dargli solo un po' di ghiaccio( ma chi fa l'accettazione, quella che parla al telefono dei caxxi suoi mentre tu aspetti ).
Mi viene in mente una vacanza a Norwich, una ventina di anni fa, giocando a pallone mi feci male, un profondo taglio sulla coscia, andai al pronto soccorso ed in mezz'ora ero già fuori, medicato, con garze per i ricambi e antidolorifici per un paio di giorni...e stiamo parlando di vent'anni fa!


Ecco un altro codice giallo, il secondo vecchio su carrozzella,cinque minuti e viene portato in reparto, nello stesso reparto, ORTOPEDIA, dove ci sono gli stessi pazienti in trattamento da due ore, il tempo che è passato da quando sono entrato, e dove stanno ancora scannerizzando IRON MAN dal giorno prima...
E come mai questi entrano, chi li cura questi codice giallo se i medici sono tutti impegnati, tanto è vero che dei codice verde non è stato fatto nemmeno uno?

Mi è venuto il dubbio, all'alba delle tre ore di attesa, e dopo che era entrato il terzo codice giallo, un altro vecchio in carrozzella, passato in 5 minuti, ed invece dei codice verde  nemmeno uno, ed eravamo ormai 15 in attesa, che questi medici utilizzassero quel tempo per fare, forse, delle visite private?
In fondo chi li controlla? Dato che nessuno controlla in quale modo vengono assegnati i codici in accettazione ed il livello di professionalità è quanto di più lontano dovrebbe essere in un paese civile?

Ecco già entrando in un PRONTO SOCCORSO capisci perchè in Italia le cose non possono funzionare e non funzionano, perchè non ci sono controlli, ed in virtù di questo si crea tra le varie componenti del settore lavorativo un clima di collusione, dove ognuno, appena può, ne approfitta, anche come in questo caso, sulle spalle di gente che ha bisogno e soffre