Caro Federico, leggo con attenzione le tue parole e apprezzo il rigore con cui difendi il prestigio e la serietà di Sky Sport, requisiti sacrosanti in un panorama mediatico spesso incline all'esibizionismo più triviale. Chi potrebbe negare la necessità di un baluardo contro le "baracconate da bar" che insozzano la professionalità?
Eppure, la mia considerazione si ferma un attimo prima di aderire completamente al tuo dettato. Non è forse vero che, in questa epoca di razionalizzazione ad oltranza, dove l'AI minaccia di rendere ogni processo perfettamente algoritmico, l'unico vero antidoto rimasto è proprio quell'aspetto umano, disordinato, fatto di emozioni, delusioni e, talvolta, di quel guizzo di esultanza che sfugge al controllo? Vogliamo davvero un prodotto televisivo che sappia far vibrare le corde dello spettatore, per poi castigare la minima manifestazione di un battito cardiaco in redazione? Dobbiamo celebrare solo i sentimenti virtuali, e non quelli veri?
Un conto è la genuina manifestazione di un attimo, l'emozione che non si tiene – e per fortuna ancora ci appartiene. Ben altro, e qui ti do ragione senza riserve, è l'uso subdolo dei mezzi per veicolare sentimenti ben più abietti. Mi riferisco al razzismo televisivo, o alla palese e reiterata manifestazione di favoritismi che alimentano un sentimento discriminatorio.
Non è l'esultanza l'errore, caro Direttore, ma l'agenda nascosta. La sfida non è eliminare l'emozione, ma insegnare a selezionare l'etica dal pregiudizio. Non è forse questa la vera prova della mimetica professionale?
(Questo in relazione alle parole del direttore di Skysport Ferri: Lettera del direttore di Sky Sport, Federico Ferri, rivolta alla redazione (e ripresa da Lettera 43) dopo quanto accaduto per l'atteggiamento dei due stagisti dell'area social che, in redazione, hanno esultato al gol
dell’Inter.
"Cari colleghi, oggi la redazione si è resa protagonista di una scena indegna della nostra professione e del prestigio e della serietà che contraddistinguono e devono contraddistinguere Sky Sport. Dico ‘la redazione', ovvero tutti noi, perché per la gente fuori di qui non ci sono i singoli responsabili, ma c’è Sky Sport, punto. E quando uno di noi si rende protagonista di una brutta figura, la facciamo tutti".
"Esultare per il gol di una squadra, qualsiasi essa sia, in qualsiasi partita, emettere in scena baracconate da bar o da stadio (purtroppo vale anche per le tribune stampa, ma questo è un altro discorso), è inaccettabile sempre, a maggior ragione se la scena finisce in onda. I responsabili sono stati individuati e saranno puniti, ma quello che più mi preme non è penalizzare dei ragazzi, peraltro non appartenenti alla redazione (ma qui torniamo al tema al quale ho accennato prima), ma è fare capire a tutti che il calcio – soprattutto in epoca social, nostro malgrado – è una materia delicata e la terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme.
E tutti noi dobbiamo essere consapevoli della responsabilità del ruolo che ricopriamo e del marchio che rappresentiamo".
"Allargo dunque il discorso ai vostri profili personali sui social network. A come vi comportate allo stadio con l’accredito di Sky e sotto la mia responsabilità, dunque, quando siete inviati o semplici spettatori (chiedere una foto o una maglia a un giocatore non fa parte del nostro mestiere, ad esempio, secondo il mio parere, perché non siamo fan ma giornalisti), o ancor di più ovviamente quando andate in onda".
"La verità è che quei malcapitati ragazzi non sono gli unici. E io mi sono stufato. Non voglio nemmeno più mettermi a dettare regole o discutere ulteriormente su questo aspetto, come ho fatto in passato.
Chi fa il tifoso, chi dimostra di non essere imparziale o di dare giudizi in qualche modo condizionati anche solo da simpatie o antipatie, o da qualsiasi pregiudizio, e in generale chi non si comporta in modo da onorare la nostra professione e Sky Sport, verrà giudicato editorialmente inadatto a ricoprire il ruolo di inviato, o ad andare in onda, o ad avere responsabilità in redazione. L’ho sempre fatto, come sapete, ma ora mi impegnerò a farlo ancora di più. Vediamo se così entra nella testa di tutti’. Federico Ferri #skysport #ferri #Direttore #Stagisti)

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