giovedì 10 settembre 2015

Non puoi avere solo controllo - Cerca uno stato di equilibrio per vivere bene la tua dimensione

Fin dall'antichità si è sempre saputo che i sentimenti e le emozioni producevano una certa ripercussione sull'organismo. Questo orientamento scientifico sostiene, quindi, che la malattia nasce dal rapporto dell'individuo col suo ambiente, per cui vengono presi in considerazione tanto l'aspetto psicologico che gli aspetti ambientali. La medicina psicosomatica afferma, dunque, che l'emozione è spesso determinante nell'eziologia della malattia. Tuttavia, è bene ricordare che una particolare situazione ha un preciso significato in ciascun individuo in funzione del suo vissuto, della sua storia e del suo sviluppo psicologico (rapporto cronologico tra evoluzione della patologia e la vita affettiva). Se l'espressione motoria (verbale dell'aggressività o dell'angoscia) è ostacolata (bloccata), le scariche del sistema nervoso centrale verranno orientate verso il sistema vegetativo provocando disturbi patologici nella funzionalità degli organi (caratteristica presente nei depressi).

Articolazioni. Le persone che soffrono di dolori articolari sono quasi sempre molto esigenti nei confronti di se stessi o della propria cerchia. A volte appaiono agli altri come molto flessibili, ma la loro docilità è dettata dalla paura e da una sensazione di impotenza di fronte a figure autoritarie. Sono presenti in queste persone sentimenti di collera e da un senso di rivolta, tenuti entrambi sotto silenzio, ma inevitabilmente espressi dal corpo per mezzo di questo particolare disagio. 
I Reumatismi: il corpo sembra "congelato", chiudersi in un vera e propria camicia di forza. Essi possono essere la spia inequivocabile di un drammatico disagio sperimentato dal soggetto, ovvero difficoltà di adeguarsi ad una situazione vissuta come problematica. La difficoltà di movimento diventa allora una limitazione auto-imposta. I dolori possono nascere anche dalla paura per il futuro: equilibrio e stabilità sono modificati le preoccupazioni, allora, prendono il sopravvento.
Mal di schiena: il nostro corpo, sotto l'effetto di una umiliazione, tende a "piegarsi" o meglio a "ripiegarsi" su noi stessi. La schiena ricurvata segue frequentemente profondi disagi affettivi: la sofferenza ci "piega" (fardelli troppo pesanti da portare).
Cervicale: chi soffre ripetutamente di questo particolare dolore tende ad essere dominato da un'attività riflessiva esagerata e da una grande ostinazione. Segnali, questi, che rivelano una scarsa cedevolezza nei confronti delle proprie emozioni, del desiderio di lasciarsi andare, di abbandonarsi. Questi tipi di sofferenza si legano frequentemente a un eccessivo dominio del "mondo" della testa (razionale) sugli istinti.

Apparato circolatorio. Le patologie significative dell'apparato circolatorio sono collegate a un'insufficiente "circolazione" di amore e gioia nella nostra esistenza.
Cuore: riguarda tutti gli sforzi che facciamo per riuscire a vivere e ad essere felici. Le emozioni, infatti, hanno un effetto sfavorevole sul suo buon funzionamento. Ogni volta che sperimentiamo un'emozione, creamo un blocco nella zona del plesso solare. Ecco dunque che il cuore ci viene in soccorso, pompando sempre più forte per far circolare l'energia (paura: l'energia si blocca, il cuore pompa fortissimo, si comincia a respirare rapidamente). Tutte le emozioni, quindi, persino una gioia eccessiva possono colpire il cuore e causare malattie. La pace, la serenità, la gioia di vivere, ci garantiscono un cuore in perfetta salute.
Tachicardia E' un'improvvisa accelerazione del ritmo cardiaco: emozioni che in qualche modo cercano di emergere di esprimersi, in pratica risalire a galla.
Ipertensione: l'eterno conflitto ragione - sentimento non sempre si realizza a livello fisiologico a "costo zero". Tenere sotto controllo gli impulsi e i sentimenti determina un notevole aumento dei valori pressori. Gli ipertesi hanno la tendenza a inibire le reazioni di collera: anche se a volte si (danno l'impressione di essere persone affabili, equilibrate e mature). lasciano andare a scoppi d'ira riescono a mantenere sempre un certo grado di controllo Presentano una certa inibizione sessuale e quando si lasciano andare a comportamenti illeciti sono presi da profondi sensi di colpa e grande ansietà. Difficilmente nel rapporto c'è un reale coinvolgimento e abbandono. Controllano continuamente la realtà circostante, sono ambiziosi e particolarmente competitivi.
Apparato digerente. Le turbe gastrointestinali sono le patologie psicosomatiche che si verificano più di frequente. I motivi psicologici sono stati ricollegati, da alcuni autori, a parecchi fattori, in modo particolare all'importanza primaria del rapporto alimentare tra "madre" e figlio e al fatto che la "madre", fin dal primo istante, pone la massima attenzione sui problemi della nutrizione, della digestione e dell'evacuazione delle feci.
Stomaco: i suoi problemi, naturalmente secondo la visione psicosomatica, riguarda situazioni che non sono state "digerite", idee, alimenti o situazioni che rifiutiamo, situazioni che troviamo ingiuste o che ci mandano in collera. Una preoccupazione che è rimasta sullo stomaco, una grossa perdita di gioia. La persona che presenta questi disturbi deve imparare a prendere coscienza dei propri sentimenti, ad elaborare consapevolmente le proprie impressioni e sensazioni. Essa, inoltre, o non esprime la propria aggressività o mostra un'aggressività esasperata. Lo stomaco assorbe tutte le impressioni che vengono dall'esterno, accoglie cioè quello che deve essere "digerito".

Ecco sono solo alcuni degli esempi di patologie autoindotte dal sistema nervoso, e per ottenere una risposta risolutiva non serve far altro che risalire all'origine, alla difesa che istintivamente poniamo.Il dolore è il campanello di allarme per dirci che qualcosa non funziona, e non bisogna reprimere quella sensazione di malessere, ma, coscientemente, cercare di risolverla.Il modo migliore per rendere il problema più semplice da affrontare è quello di alleggerirlo. Lo yoga permette di entrare maggiormente a contatto con le nostre sensazioni più intime e soprattutto di donare maggiore elasticità sia materiale che spirituale.Spesso chi si trova a fare Yoga all'inizio avverte una forte contrattura dei tendini, fatica a tenere posizioni di equilibrio e tende a fare gli esercizi in maniera robotica.Questo è spesso legato ad un comportamento di eccessiva razionalità e di bisogno assoluto di controllo, con la conseguenza di aver sempre il timore di perderlo e la mancanza totale di vivere liberamente e gustarsi in modo semplice i piaceri della vita